Il commento alle letture del 18 Ottobre 2019 a cura diย Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโArcidiocesi di CatanzaroโSquillace (CZ).
Perchรฉ chi lavora ha diritto alla sua ricompensa
2 Tm 4,10-17b; Sal 144; Lc 10,1-9
ร giusto chiedersi: puรฒ un missionario del Vangelo rinunciare al diritto e alla ricompensa che gli vengono dal Vangelo e procurarsi il sostentamento con il lavoro delle sue mani? In altre parole: San Paolo puรฒ essere imitato? Ma Lui sempre ha rinunciato? Leggiamo.
Non sono forse libero, io? Non sono forse un apostolo? Non ho veduto Gesรน, Signore nostro? E non siete voi la mia opera nel Signore? Anche se non sono apostolo per altri, almeno per voi lo sono; voi siete nel Signore il sigillo del mio apostolato. La mia difesa contro quelli che mi accusano รจ questa: non abbiamo forse il diritto di mangiare e di bere? Non abbiamo il diritto di portare con noi una donna credente, come fanno anche gli altri apostoli e i fratelli del Signore e Cefa? Oppure soltanto io e Bร rnaba non abbiamo il diritto di non lavorare? E chi mai presta servizio militare a proprie spese? Chi pianta una vigna senza mangiarne il frutto? Chi fa pascolare un gregge senza cibarsi del latte del gregge? Io non dico questo da un punto di vista umano; รจ la Legge che dice cosรฌ. Nella legge di Mosรจ infatti sta scritto: Non metterai la museruola al bue che trebbia. Forse Dio si prende cura dei buoi? Oppure lo dice proprio per noi? Certamente fu scritto per noi. Poichรฉ colui che ara, deve arare sperando, e colui che trebbia, trebbiare nella speranza di avere la sua parte. Se noi abbiamo seminato in voi beni spirituali, รจ forse gran cosa se raccoglieremo beni materiali? Se altri hanno tale diritto su di voi, noi non lโabbiamo di piรน? Noi perรฒ non abbiamo voluto servirci di questo diritto, ma tutto sopportiamo per non mettere ostacoli al vangelo di Cristo.
Non sapete che quelli che celebrano il culto, dal culto traggono il vitto, e quelli che servono allโaltare, dallโaltare ricevono la loro parte? Cosรฌ anche il Signore ha disposto che quelli che annunciano il Vangelo vivano del Vangelo. Io invece non mi sono avvalso di alcuno di questi diritti, nรฉ ve ne scrivo perchรฉ si faccia in tal modo con me; preferirei piuttosto morire. Nessuno mi toglierร questo vanto! Infatti annunciare il Vangelo non รจ per me un vanto, perchรฉ รจ una necessitร che mi si impone: guai a me se non annuncio il Vangelo! Se lo faccio di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma se non lo faccio di mia iniziativa, รจ un incarico che mi รจ stato affidato. Qual รจ dunque la mia ricompensa? Quella di annunciare gratuitamente il Vangelo senza usare il diritto conferitomi dal Vangelo. Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero: mi sono fatto come Giudeo per i Giudei, per guadagnare i Giudei. Per coloro che sono sotto la Legge โ pur non essendo io sotto la Legge โ mi sono fatto come uno che รจ sotto la Legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono sotto la Legge. Per coloro che non hanno Legge โ pur non essendo io senza la legge di Dio, anzi essendo nella legge di Cristo โ mi sono fatto come uno che รจ senza Legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono senza Legge. Mi sono fatto debole per i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno. Ma tutto io faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe anchโio (1Cor 9,1-23).
La risposta non รจ sรฌ o no. Si puรฒ rinunciare, non si deve rinunciare. Il principio di San Paolo รจ semplice: โTutto io faccio per il Vangeloโ. Se in un luogo ricevere la ricompensa che viene dal Vangelo รจ di scandalo al Vangelo, รจ cosa buona rinunciare. Il bene del Vangelo รจ la legge suprema. Se in altri luoghi il Vangelo non riceve alcun danno, รจ cosa buona attenersi, anzi ci si deve attenere alla Legge data da Cristo Gesรน.
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Dopo questi fatti il Signore designรฒ altri settantadue e li inviรฒ a due a due davanti a sรฉ in ogni cittร e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: ยซLa messe รจ abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perchรฉ mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, nรฉ sacca, nรฉ sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: โPace a questa casa!โ. Se vi sarร un figlio della pace, la vostra pace scenderร su di lui, altrimenti ritornerร su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perchรฉ chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa allโaltra. Quando entrerete in una cittร e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarร offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: โร vicino a voi il regno di Dioโ.
La Legge del Signore va sempre compresa nello Spirito Santo. Lo Spirito di Dio deve muovere e condurre ogni decisione. Lui sa cosa รจ piรน utile al Vangelo e lo suggerisce.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci perenni ascoltatori dello Spirito del Signore.
