MARTEDร 17 MAGGIO โ QUINTA SETTIMANA DI PASQUA [C]
Non parlerรฒ piรน a lungo con voi, perchรฉ viene il principe del mondo; contro di me non puรฒ nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, cosรฌ io agisco.
Gesรน ha una missione da compiere: operare la salvezza e la redenzione dellโuomo. Questa missione passa attraverso la via dolorosa della croce e lui alla croce si consegna volontariamente. E qui entriamo nel grande mistero della storia e anche nel grande mistero dellโiniquitร . Il mistero dellโiniquitร si avventa contro Cristo Gesรน con un fine cattivo: distruggerlo, annientarlo, eliminarlo. Vuole impedire che esso possa fare del bene. Mentre perรฒ lo priva di un bene particolare, limitato, parziale, fa sรฌ che Gesรน diventi la Persona dal bene universale, illimitato, infinito. Questa trasformazione รจ solo frutto della sapienza eterna ed infinita del Signore nostro Dio. Cosรฌ il mistero dellโiniquitร diviene anchโesso via non per lโeliminazione di Cristo Gesรน, ma perchรฉ Cristo Gesรน raggiunga il fine per cui รจ stato mandato sulla nostra terra.
Cosa รจ sempre necessario affinchรฉ il mistero di iniquitร , attraverso la sua volontร di uccidere il giusto e il santo, produca un bene universale ed eterno? Lโobbedienza al Padre di Cristo Gesรน fino alla morte e ad una morte di croce. Il mistero dellโiniquitร si abbatte contro Cristo Gesรน. Cristo Gesรน gli risponde con la sua obbedienza. Apparentemente sembra che sia il mistero dellโiniquitร a vincere. Invece vittorioso รจ Cristo Signore, perchรฉ Lui non cade nella disobbedienza. Quando il mistero dellโiniquitร si avventa contro un discepolo di Gesรน e lui rimane nella perfetta obbedienza a Cristo e al suo Vangelo, apparentemente รจ il mistero dellโiniquitร che sembra aver vinto. Mente la vittoria รจ del discepolo di Gesรน. Questa veritร mai dovrร essere dimenticata.
Ecco come lโApostolo Paolo celebra la vittoria dellโobbedienza di Cristo Gesรน al Padre: โEgli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio ย lโessere come Dio, ma svuotรฒ se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dallโaspetto riconosciuto come uomo, umiliรฒ se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltรฒ e gli donรฒ il nome che รจ al di sopra di ogni nome, perchรฉ nel nome di Gesรน ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: ยซGesรน Cristo รจ Signore!ยป, a gloria di Dio Padre (Fil 2,6-11). Per questa obbedienza il mistero di iniquitร รจ vinto una volta per tutte. Esso non ha piรน potere su Cristo Gesรน. Ora esso รจ tutto rivolto contro il corpo di Cristo che รจ la sua Chiesa, che sono i suoi discepoli. Per ogni discepolo che conduce nella sua disobbedienza opera un danno enorme non solo alla Chiesa, ma allโumanitร intera. Ogni figlio della Chiesa conquistato, da lui รจ trasformato in strumento del suo regno di tenebre, idolatria, morte, malvagitร , iniquitร , scandalo, immoralitร .
ร giusto che ogni discepolo di Gesรน lo sappia. Lui puรฒ trasformare ogni attacco del mistero dellโiniquitร in una vittoria da aggiungere alla vittoria di Cristo e con questa vittoria cooperare con Cristo alla redenzione e alla salvezza del mondo. Questa veritร cosรฌ viene annunciata dallo Spirito Santo per bocca dellโApostolo Paolo: โOra io sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciรฒ che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che รจ la Chiesa. Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di Dio, il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi. A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria. E lui infatti che noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo. Per questo mi affatico e lotto, con la forza che viene da lui e che agisce in me con potenzaโ (Col 1,24-29).
LEGGIAMO IL TESTO DI Gv 14,27-31a
Ora il discepolo di Gesรน sa cosa sempre dovrร fare: quando il mistero dellโiniquitร si avventa contro di lui per schiacciarlo, stritolarlo, crocifiggerlo, eliminarlo da questa terra, privarlo di ogni diritto, lui una cosa sola dovrร fare: rimanere saldo, fermo, risoluto nellโobbedienza a Cristo Gesรน e al suo Vangelo, allo stesso modo che Cristo Gesรน รจ rimasto fermo, risulto, forte nellโobbedienza al Padre suo. Con lโobbedienza il mistero dellโiniquitร viene avvolto nella sua stessa reta. La rete con la quale lui avrebbe voluto trascinare nel suo regno Cristo Gesรน, da Cristo Gesรน con la sua obbedienza รจ stata gettata su di lui e privato di ogni forza di male. Questo ogni discepolo di Gesรน puรฒ farlo. Basta che rimanga saldo nellโobbedienza, fermo e risoluto nel Vangelo, senza mai uscire da esso. La Madre di Gesรน, che per la sua obbedienza, ha schiacciato la testa al serpente antico, ci ottenga di essere vittoriosi.