Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 6 Febbraio 2019

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Il nostro brano inizia con Gesรน che parte.

Era stato nel paese dei Gerasรจni, dove aveva liberato lโ€™indemoniato abitato da Legione. Salito in barca aveva trovato ad attenderlo sullโ€™altra riva una grande folla, e in mezzo a loro una donna lo aveva toccato speranzosa ed era stata curata dalla sua infermitร . Solo con Pietro, Giacomo e Giovanni era andato nella casa di Giairo e ne aveva rialzato dalla morte la figlia (Mc 5). Lโ€™eco delle sue gesta cominciava a precederlo e a creare attese e speranze su di lui.

Ora parte per tornare, per tornare nella sua patria e i suoi discepoli lo seguono. Entra di sabato nella sinagoga e inizia ad insegnare. E qui inizia lo scandalo.

Gesรน era ben conosciuto, rientrava in un confine sociale chiaro, praticava il mestiere di falegname, la sua parentela, il nome di sua madre e dei suoi fratelli, erano noti, ma ora appare diverso. Si mostra come un sapiente che opera prodigi, uno dalle mani che curano, e non era certo quello che si aspettavano da lui.

E il diverso ci spiazza, ci spaventa, perchรฉ ci costringe a quella faticosissima operazione di modificare i nostri pregiudizi. Per questo Gesรน dice loro โ€œun profeta non รจ disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa suaโ€ (Mc 6,4).

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Quando pensiamo di conoscere una persona possiamo rinchiuderla nellโ€™immagine che abbiamo di lei e ciรฒ che si discosta ci scandalizza, ci sforziamo allora di ricondurla alle nostre categorie e di sminuire ciรฒ che ci urta, nel tentativo di ridurre al minimo la possibilitร  di espressione dei comportamenti per noi problematici. Gesรน resta meravigliato dellโ€™incapacitร  della sua gente di credere a quanto stava avvenendo e puรฒ fare ben poco, solo curare qualche malato.

Di fronte allโ€™ottusitร  persino Gesรน, colui a cui รจ stato dato il potere di sottomettere a sรฉ tutte le cose (Ef 1,22), diventa impotente. Non perchรฉ venga meno la sua capacitร , ma perchรฉ lโ€™azione di Dio passa solo dove trova accoglienza.

E a volte proprio quello che ci scandalizza, quellโ€™ostacolo, quella pietra di inciampo, sono lโ€™occasione che abbiamo per rimetterci in cammino. Se smettiamo di chiederci se amiamo, se stiamo ancora camminando dietro al Signore, se ancora ci appassiona la Parola, rischiamo che la familiaritร  uccida la nostra passione, il nostro desiderio di incontrare ancora una volta il Signore. Se invece osiamo attraversare lโ€™ostacolo possiamo arrivare a scoprire non lui diverso, ma noi diversi perchรฉ abbiamo accettato di cambiare il nostro sguardo.

Da terra, dove siamo caduti, possiamo diventare capaci di volgere lo sguardo verso lโ€™alto e intorno a noi e scoprire da questa nuova prospettiva la bellezza dei dettagli, le sfumature dei fili dโ€™erba che indaffarati e adagiati usualmente non ci curiamo di calpestare. Se lasciamo che ciรฒ che ci disorienta diventi parola eloquente possiamo sperimentare come possa essere arricchente non rinchiudere gli altri nei nostri usuali e usurati schemi.

Perchรฉ lโ€™altro ha il diritto e il dovere di sorprenderci e scomodarci, ed รจ cosรฌ fratello, sorella indispensabile per il nostro cammino.

sorella Elisabetta

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Mc 6, 1-6
Dal Vangelo secondoย Marco

In quel tempo, Gesรน venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: ยซDa dove gli vengono queste cose? E che sapienza รจ quella che gli รจ stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non รจ costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?ยป. Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesรน disse loro: ยซUn profeta non รจ disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa suaยป. E lรฌ non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarรฌ. E si meravigliava della loro incredulitร .
Gesรน percorreva i villaggi dโ€™intorno, insegnando.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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