โOtto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casaโ (v. 26): i discepoli hanno giร ricevuto la visita del Risorto, lo hanno visto. Il Risorto ha giร portato luce nellโoscuritร della loro paura. Nonostante questo, otto giorni dopo sono di nuovo chiusi in casa, โa porte chiuseโ (v. 26). Il clima delle relazioni in cui viene Gesรน Risorto รจ cupo, senza luce. Tommaso, di cui oggi facciamo memoria, รจ il discepolo assente, lโincredulo, eppure cโรจ bisogno anche di lui, cโรจ bisogno del suo coraggio, della sua schiettezza nellโesprimere il suo personale bisogno di vedere e toccare per credere. Solo dopo questo ulteriore incontro la paura dei discepoli sarร sanata del tutto, la riconciliazione donata dal Risorto aprirร le porte allโannuncio della buona notizia.
Tommaso, โil gemelloโ, esprime un bisogno originario che lo rende molto vicino a ciascuno di noi. Tommaso รจ gemello di ciascuno dei discepoli presenti nella stanza chiusa, ed รจ gemello di ciascuno di noi che viviamo costantemente la situazione di chi โcrede senza aver vistoโ (cf. 29).
Tommaso mette una condizione per il suo credere, รจ diretto, sincero, esprime la sua veritร . E il Risorto torna, viene incontro alla fragilitร di questo suo discepolo. Il Risorto non lascia aperta la frattura nella sua relazione con Tommaso perchรฉ โil Figlio dellโuomo รจ venuto a cercare e a salvare ciรฒ che era perdutoโ (Lc 19,10), non รจ venuto a punire la nostra incredulitร . Tommaso vuole vedere, non gli basta la parola dei fratelli ma il Risorto non si lascia fermare da questo, la sua misericordia, la sua volontร di salvezza per ogni essere umano supera quella distanza che noi poniamo nella possibilitร di incontrarlo.
Egli viene tra i suoi che sono nella paura, viene in mezzo a chi lโha tradito, rinnegato. Il suo desiderio, la volontร che condivide con il Padre รจ quella di riconciliare a sรฉ tutta lโumanitร . โร stato Dio infatti a riconciliare a sรฉ il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazioneโ (2Cor 5,19), ci ricorda Paolo. E quindi il Risorto torna: continua a tornare oggi, nelle nostre chiusure, nelle nostre paure, in quelli che noi consideriamo fallimenti, e viene per portare la pace: โPace a voiโ (vv. 21.26) ripete a tutti i suoi discepoli, anche a Tommaso, perchรฉ nessuno si senta escluso dalla riconciliazione che egli vuole donare. Riconciliazione con lui e tra noi.
Gesรน annuncia โPaceโ ma per Tommaso ha anche una parola piรน personale, per quel nostro โgemelloโ Gesรน ha una parola che apre al futuro. โNon essere piรน incredulo ma credenteโ (v. 27): Gesรน invita Tommaso e ciascuno di noi a non divenire โnon credenteโ, incapace di fare fiducia, incapace di credere al futuro, ci chiede di non lasciarci andare nel nostro fallimento, nel nostro limite, nelle nostre incapacitร , ma invita a credere, a fare fiducia nella relazione che cโรจ stata e che continua a esserci con lui. Anche per noi, oggi, che possiamo godere della beatitudine di chi giunge a credere, a fare fiducia, pur senza lโevidenza offerta a Tommaso. La beatitudine del fidarsi di cui non potremo godere finchรฉ rimarremo chiusi, separati dagli altri, pieni di paura. Solo tornando con i fratelli, lasciando risuonare al centro della comunitร la parola di Gesรน potremo aver parte della beatitudine promessa.
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ย sorella Elisa
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Mio Signore e mio Dio!
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 20, 24-29
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dรฌdimo, non era con loro quando venne Gesรน. Gli dicevano gli altri discepoli: ยซAbbiamo visto il Signore!ยป. Ma egli disse loro: ยซSe non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credoยป.
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesรน, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: ยซPace a voi!ยป. Poi disse a Tommaso: ยซMetti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!ยป. Gli rispose Tommaso: ยซMio Signore e mio Dio!ยป. Gesรน gli disse: ยซPerchรฉ mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!ยป.
Parola del Signore.
