Oggi celebriamo il martirio di Giovanni il Battista, il precursore venuto a preparare la via al Messia (cf. Mc 1,2) e a precederlo fino alla morte e alla sepoltura; โlo posero in un sepolcroโ come si dirร per Gesรน (cf. Mc 6,29; 15,46).
Allโinizio del vangelo incontriamo Giovanni che irrompe con la sua voce potente realizzando le profezie di Malachia (cf. Ml 3,1) e Isaia (cf. Is 40,3). La sua descrizione รจ molto vivida, un uomo vestito di peli di cammello che si nutre di locuste e miele selvatico, uomo del deserto, profeta che fino allโultimo compie la propria vocazione denunciando lโingiustizia e il male, e chiamando a conversione i peccatori, senza tacere di fronte al potere.
Dopo essere stati scossi dalla sua predicazione, incontriamo di nuovo la figura di Giovanni nel racconto paradossale del suo martirio, che ha colpito molto lโimmaginario degli artisti. Il narratore ci informa del motivo del suo arresto: Giovanni รจ un oggetto, un corpo consegnato a chi lo arresta, allโodio di Erodiade, al pusillanime timore reverenziale di Erode e finalmente al capriccio di una ragazza e di sua madre e alla inettitudine di un re che a tal punto disprezza il suo regno da cederlo come premio di una danza; da ultimo il suo corpo รจ oggetto della sepoltura da parte dei discepoli. Che senso puรฒ avere una morte cosรฌ? Colui che ancora nel grembo materno aveva danzato di gioia nellโincontro tra le due madri, ora per unโaltra danza precede il Messia nel martirio.
Parlando di Giovanni, il piรน grande tra i nati da donna (cf. Mt 11,11), Gesรน sottolinea la contrapposizione tra colui che rimane fedele alla veritร che deve annunciare e quanti si piegano al potere di turno, vestono abiti di lusso e vivono nei palazzi dei re. Giovanni, venuto con la potenza di Elia per preparare la via al Signore come Elia perseguitato, non si difende dalla violenza, ma muore come agnello condotto al macello perchรฉ il suo sguardo era giร rivolto a Gesรน. Anche nella morte Giovanni prepara la via al Signore perchรฉ lโamico dello sposo gioisce alla voce dello sposo e ormai la sua gioia รจ piena ed รจ pronto a diminuire perchรฉ il Signore cresca (cf. Gv 3,29-30).
Giovanni รจ il primo dei monaci perchรฉ tutta la sua vita si fa attesa, sguardo fisso su Gesรน, gioia alla voce dello sposo, martirio di fronte alla violenza insensata senza pretesa di difendere se stesso o la propria missione. E questo anche nel dubbio che lo attraversa (sei tu quello che deve venire?), perchรฉ egli sa che sarร il Signore con la sua morte e Resurrezione a spezzare per sempre ogni violenza.
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Dirร Gesรน: โDai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadronisconoโ (Mt 11,12). Di fronte a questa violenza che ferisce le comunitร , i paesi, la societร e soprattutto quei luoghi ove i cristiani sono ancora oggetto di persecuzione, noi uomini e donne discepoli di Gesรน Cristo, noi monaci sul cammino tracciato da Giovanni non possiamo che volgere lo sguardo al Signore restando vigilanti, senza cessare di denunciare il male e lโingiustizia, appassionati amanti di Dio e di ogni uomo o donna che incontriamo, pronti a seguire lโagnello ovunque vada senza voler difendere noi stessi sapendo che nella croce di Cristo tutto si compie.
Ricordo allora le parole di un altro monaco e martire, fr. Christian di Tibhirine: โNelle nostre relazioni quotidiane prendiamo apertamente le parti dellโamore, del perdono, della comunione, contro lโodio, la vendetta, la violenza che ai nostri giorni colpiscono tutti. Entriamo cosรฌ nellโatteggiamento del Dio di tenerezza e di misericordia che รจ con ogni uomo che soffreโ.
fratel Nimal
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ยซVoglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battistaยป.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 6, 17-29
In quel tempo, Erode aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodรฌade, moglie di suo fratello Filippo, perchรฉ lโaveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: ยซNon ti รจ lecito tenere con te la moglie di tuo fratelloยป. Per questo Erodรฌade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perchรฉ Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nellโascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne perรฒ il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i piรน alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dellโesercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodรฌade, danzรฒ e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: ยซChiedimi quello che vuoi e io te lo darรฒยป. E le giurรฒ piรน volte: ยซQualsiasi cosa mi chiederai, te la darรฒ, fosse anche la metร del mio regnoยป. Ella uscรฌ e disse alla madre: ยซChe cosa devo chiedere?ยป. Quella rispose: ยซLa testa di Giovanni il Battistaยป. E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: ยซVoglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battistaยป. Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.
E subito il re mandรฒ una guardia e ordinรฒ che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andรฒ, lo decapitรฒ in prigione e ne portรฒ la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.
Parola del Signore
