Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 26 Ottobre 2022

656

Appello all’autenticitร 

Il vangelo oggi contiene una parola che ci ferisce nellโ€™ascoltarla:โ€œNon vi conosco โ€ฆ allontanatevi da meโ€ (v. 25 e 27).ย Gesรน risponde alla domanda di chi gli chiede chi si salverร  e se saranno pochi a salvarsiย con parole che racchiudono una durezza e una fermezza proprio verso chi gli dice di aver mangiato e bevuto alla sua presenza e ha ascoltato i suoi insegnamenti.

Perchรฉ queste parole? A chi si rivolge? Un tale chiede a Gesรน e lui risponde loro: รจ un soggetto generico e allargato. Quindi possono essere parole rivolte a tutti e che raggiungono anche ciascuno di noi nel nostro oggi.

Perchรฉ Gesรน รจ cosรฌ netto?ย Che cosa non riesce ad accettare, che cosa vuole insegnarci e far emergere dalla nostra vita per farci aprire gli occhi e per farci cambiare rotta? Gesรน parla di โ€œoperatori di iniquitร โ€, di ingiustizia, ma per me egli non si rivolge solo a chi opera il male e compie opere ingiuste, ma vuole anche richiamarci sulla falsitร , sulla nostra possibile non autenticitร .

โ€œNon chiunque mi dice: Signore, Signore entrerร  nel regno dei cieli, ma chi fa la volontร  del Padre mio che รจ nei cieliโ€ (Mt 7,21).ย Gesรน ci spinge ad essere veri e sinceri con noi stessi, con gli altri, con lui e a non essere doppi e falsi.

Un incontro con una coppia mi ha molto interpellato, insegnato, edificato. รˆ grande chi sa perdonare e andare oltre il male che ha ricevuto, ma รจ altrettanto grande chi non nega il male che ha fatto e resta davanti allโ€™altro con il proprio peccato, nudo e spogliato di tutto. Sono quasi due forze interiori opposte che devono essere messe in gioco da chi ha fatto il male e da chi lo riceve, ma tutte e due altrettanto vere, profonde e necessarie, perchรฉ se solo da entrambe le parti cโ€™รจ questo cammino, e ciascuno ha il suo, รจ possibile la riconciliazione, la salvezza, il rinnovarsi del cammino, il futuro.

Allora Gesรน ci vuole spingere e spronare ad essere veri e autentici, persone che non si nascondono dietro a una parvenza di buone azioni compiute, ma che sonoย coraggiose anche nel portare i propri peccati, i propri errori, perchรฉ questa forza di non nasconderci ci apre la strada per un incontro nella veritร , nellโ€™onestร  e nella franchezza. Essere capaci di essere nudi, spogli, poveri davanti al Signore per attendere da lui la salvezza. Essere nudi, spogli, poveri davanti al fratello, alla sorella per poter attendere da lui o da lei lโ€™abbraccio del perdono.

Le parole dure di Gesรน vogliono essereย un appello per la nostra vita, segno del suo amore che corregge chi ama e lo spinge verso la vita in abbondanza, profonda e feconda che non si ottiene a basso prezzo e che lui non vuole smettere di donarci.

sorella Roberta

Per gentile concessione del Monastero di Bose

Puoi ricevere il commento al Vangelo del Monastero di Bose quotidianamente cliccando qui