Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 25 Novembre 2021

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โ€œRisollevatevi e alzate il capo, perchรฉ la vostra liberazione รจ vicinaโ€ (v. 28). โ€œQuando tutti gli uomini moriranno per la paura e lโ€™attesa di ciรฒ che deve accadereโ€ (v. 26), voi risollevatevi, trovate la luciditร  e la forza per tenere alto il capo.

โ€œRisollevateviโ€: รจ il gesto che puรฒ anticipare una liberazione. Lโ€™oppresso, colui che รจ schiacciato, curvato, tiene la testa bassa. Quando vince la paura e affronta con ritrovata dignitร  ciรฒ che lo attende, comincia a emanciparsi, prepara e giร  sperimenta un inizio di liberazione.

โ€œAlzate il capoโ€: รจ il gesto audace e umile di chi, pur constatando: โ€œSignore, quanti sono i miei oppressori!โ€ (Sal 3,2), rialza la testa per liberare la voce: โ€œMa tu, Signore, sei uno scudo attorno a me, tu sei la mia gloria e sollevi il mio capoโ€ (Sal 3,4).

Quando tutti sono paralizzati dalla paura, risollevarsi e alzare il capo รจ atto dellโ€™uomo responsabile, che ritrova e ridona dignitร  affrettando una liberazione. Attraverso questa pagina evangelica il Signore Gesรน chiama i suoi discepoli di ogni tempo ad abitare responsabilmente le vicende storiche cercando di tenere alto il capo.

Non che non ci siano motivi per chinarlo e piangere, in preda allo sconforto. Lโ€™evangelista Luca consegna questa pagina evangelica alla sua comunitร  dopo lโ€™assedio e la distruzione di Gerusalemme del 70 d.C. (i vv. 20-24 certamente si riferiscono a questi eventi) e qualche pagina prima ci mostra Gesรน che cede al pianto alla vista della cittร  santa, affliggendosi per essa, poichรฉ non ha compreso โ€œquello che porta alla paceโ€ (cf. Lc 19,41-44).

Tuttavia i cristiani, ogni volta che vedranno che โ€œla devastazione รจ vicinaโ€ (v. 20), dovranno cercare di reagire altrimenti: coscienti della gravitร  di quello che sta accadendo, sapendo muoversi nella direzione giusta, e con un occhio di riguardo per le persone piรน deboli (cf. vv. 21-23).

A partire dal v. 25 si allude a una partecipazione cosmica al travaglio storico. Anche di fronte ai preoccupanti mutamenti nel cielo, sulla terra e nel mare, ciascuno comprenda di essere chiamato ad assumersi degli atti di responsabilitร  e di cura, di โ€œecologia integraleโ€ (cf. Papa Francesco, Laudato siโ€™ 137-139; 229-230).

In ogni situazione ci sia dato di saper sollevare il capo per cercare di vedere quel Figlio dellโ€™uomo โ€œvenire su una nubeโ€ (v. 27), per trovare nel Cristo crocifisso e risorto lโ€™ispirazione capace di modellare e sostenere i nostri tentativi di affrontare con responsabilitร  ciรฒ che ci attende.

I martiri hanno saputo farlo fino al dono della vita. รˆ il caso di Stefano che, poco prima di essere lapidato, โ€œpieno di Spirito santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesรน che stava alla destra di Dio e disse: โ€˜Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dellโ€™uomo che sta alla destra di Dioโ€™โ€ (Atย 7,55-56).

Quel suo contemplare โ€œi cieli apertiโ€ dice ciรฒ che Stefano giร  intravede, nonostante quello che si trova a patire: la liberazione รจ vicina. Quel suo alzare il capo si puรฒ allora accostare allโ€™ultima immagine del salmo 110, celebrazione della vittoria del re Messia. Vittoria che sarร  pienamente manifestata alla fine dei tempi, ma di cui riconosciamo unโ€™anticipazione nella resurrezione di Gesรน: confessando il suo rialzarsi da morte riceviamo la caparra dello Spirito (cf. Ef 1,13-14) che ci risolleva e ci fa alzare il capo.

fratel Fabio


Fonte

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