Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 24 Novembre 2023

Commento al brano del Vangelo di: Lc 19,45-48

Data:

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Casa di preghiera o covo di ladri?

Gesรน, come gli antichi profeti, denuncia con coraggio e parresia, spinto da quello zelo buono per il Signore che arde nel cuore dellโ€™uomo di Dio e che non puรฒ tacere di fronte alle deformazioni del volto del Padre, alle usurpazioni di ciรฒ che a Lui solo spetta (gloria e onore) o alla corruzione di ciรฒ che dovrebbe essere mezzo per lโ€™incontro e la relazione con Lui.

Gesรน denuncia: denuncia un sistema che perverte, attraverso un sottile meccanismo, i luoghi di gratuito incontro con il Signore in luoghi di scambio, di commercio, di guadagno, in cui non cโ€™รจ piรน spazio alla logica del dono perchรฉ tutto viene monetizzato, ridotto a puro mezzo di profitto.

Cosรฌ Dio viene ridotto a un Cesare a cui si dร  denaro in cambio di protezione e aiuto, e il denaro diviene lโ€™idolo che si sostituisce a Dio: vecchia tentazione che attraverso la storia, da quando si costruรฌ un vitello dโ€™oro perchรฉ incapaci di sostenere lโ€™attesa e il mistero, e che seduce il cuore del credente che fatica a liberarsi dalle sue logiche per aderire a quelle del Signore, sempre cosรฌ diverse dalle nostre. Seduzione di ieri come di oggi.

Gesรน denuncia con gesti e parole perchรฉ in lui non cโ€™รจ quella scissione, quella contraddizione del โ€œdire e non fareโ€ che invece abita in noi e che ci porta a smarrire il senso primordiale e radicale delle cose, delle azioni, dei luoghi: si va al Tempio, luogo dโ€™incontro con il Signore, per stare appunto con Lui, per dedicargli tempo e attenzione, e non per continuare nelle nostre faccende e dinamiche di dare e ricevere. Si offre al Signore ciรฒ che da lui viene come dono di benedizione sulle nostre vite e non come commercio in cui ciascuno cerca il proprio interesse e guadagno. Si sta presso il Signore e in ascolto della sua parola per convertire i nostri pensieri e le nostre vie e non per โ€œpiegareโ€ Lui alle nostre logiche e alle nostre vie. Ci si affida a Lui per imparare da lui e non per cercare โ€œun di piรนโ€ rispetto agli altri o, peggio ancora, a scapito degli altri. 

Tutto questo, se lo ascoltiamo bene, ci urta perchรฉ noi vorremmo ottenere un qualche guadagno dalla nostra relazione con il Signore e se da un lato ci โ€œinorridisceโ€ e ci scandalizza che si faccia della โ€œcasa di preghiera un covo di ladriโ€, dallโ€™altro forse anche noi contribuiamo a questo sistema quando pensiamo di avere diritto a ottenere qualcosa da Dio, piegandolo e riducendolo alle nostre dinamiche umane e proiettando su di lui il nostro concetto di giustizia.

Gesรน invece fa gesti e dice parole che riconducono le cose al loro posto, e questo al caro prezzo di prendere su di sรฉ lo scandalo e la forza mortifera di tutta questa perversione, divenendo lui, sulla croce, lโ€™agnello che porta il peccato del mondo.

Gesรน ci invita con la sua parola autorevole a volgerci a lui per trovare il senso di ogni cosa nella relazione con lui, una relazione in cui non cโ€™รจ logica di guadagno o interesse perchรฉ in essa regna solo lโ€™amore gratuito e sovrabbondante di un Dio che ci ha amati mentre eravamo peccatori e nemici e che ci chiama alla vita donandoci la sua vita.

sorella Ilaria

Per gentile concessione del Monastero di Bose

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