Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 18 Gennaio 2020

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Il racconto della vocazione di Levi รจ inserito in un contesto di guarigioni, e in fondo questo giร  dovrebbe suggerirci che le vocazioni che accogliamo nella nostra esistenza sono tutte occasioni di guarigione. Si pensi alla chiamata allโ€™esistenza, alla vita. Se viviamo non รจ per un caso, non siamo frutto di una combinazione meccanica di elementi, di associazioni fortuite, ma abbiamo ricevuto una chiamata: qualcuno ci ha voluto, ha amato la nostra esistenza prima ancora che noi nascessimo. Ricordare questo รจ giร  guarigione, guarigione dal non senso, dal pensare che se perdiamo le persone amate, se perdiamo chi ci ama, perdiamo tutto. Siamo stati chiamati alla vita da Colui che ci ha amati per primo: โ€œSei tu che hai plasmato il mio profondo โ€“ dice il salmista a Dio โ€“, mi hai tessuto nel grembo di mia madreโ€ (Sal 139,13).

Ma poi, oltre alla vocazione alla vita, riceviamo altre vocazioni, altre chiamate. Qui cโ€™รจ il racconto della chiamata di Levi. E anche la sua chiamata รจ in fondo una guarigione: guarigione dallโ€™isolamento e dalla barriera che quellโ€™uomo aveva dovuto costruirsi inevitabilmente per praticare un mestiere odiato dalla gente. Perchรฉ era un pubblicano, un funzionario incaricato di riscuotere le tasse imperiali, e quindi era considerato dai concittadini un collaborazionista, e associato ai peccatori. Gesรน, con una sola parola, restituisce a questโ€™uomo la libertร  di essere semplicemente se stesso, un uomo bisognoso, come tutti, di contatto e di comunione con gli altri, desideroso, come tutti, di essere accettato e accolto.

E questa nuova dinamica nella quale Levi entra si esprime a meraviglia in un pasto. Gesรน e i suoi discepoli mangiano a casa di Levi, alla stessa tavola con pubblicani e peccatori. โ€œErano molti infatti quelli che lo seguivanoโ€: questi โ€œmoltiโ€ sono i discepoli, certo, ma forse anche i peccatori e i pubblicani, che hanno trovato in Gesรน uno che li accoglie e accetta per quello che sono, tantโ€™รจ vero che accetta di mangiare alla loro tavola!

E ora la tavola: โ€œNoi uomini non ci nutriamo lโ€™un lโ€™altro semplicemente per mangiare e bere, ma per mangiare e bere insiemeโ€ (Plutarco). Insieme, perchรฉ non abbiamo bisogno solo di cibo, ma anche di parole, abbiamo bisogno della presenza fisica degli altri attorno a noi per crescere: crescere nellโ€™amicizia, nella fiducia, per guarire. Mangiare insieme รจ unโ€™arte che esige umiltร : la comunicazione e la condivisione che si vivono a tavola non nascono da un โ€œdi piรนโ€™โ€™, da un โ€œtroppoโ€™โ€™, da un โ€œpienoโ€™โ€™ โ€“ condizione, questa, dei farisei, che appunto non si sanno mettere in comunicazione e non sono aperti alla condivisione โ€“, ma da un โ€œvuotoโ€™โ€™, dalla coscienza di una mancanza, di un bisogno: abbiamo bisogno lโ€™uno dellโ€™altro, ed esprimiamo questo bisogno riconoscendo che siamo sempre debitori e dipendenti da altri per la nostra vita.

Siamo โ€œmalatiโ€ che anelano alla guarigione, direbbe Gesรน, e non โ€œsaniโ€ autosufficienti. Siamo โ€œciechiโ€, tutti, ma alcuni coscienti di non vedere, altri che negano la propria cecitร  (cf. Gv 9). Tutti chiamati, invitati a un banchetto, a patto di riconoscere di non essere migliori degli altri, a patto di accettare di essere guariti.

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sorella Laura

Fonte

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 2, 13-17 In quel tempo, Gesรน uscรฌ di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: ยซSeguimiยป. Ed egli si alzรฒ e lo seguรฌ. Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesรน e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: ยซPerchรฉ mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?ยป. Udito questo, Gesรน disse loro: ยซNon sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatoriยป. Parola del Signore

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