Monaci Benedettini Silvestrini – Commento al Vangelo del 17 Maggio 2022

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Vi lascio la pace.

La pace รจ il dono di Cristo redentore del mondo. Dopo la sua gloriosa risurrezione, egli ripetutamente, apparendo ai suoi, li saluta dicendo: ยซPace a voiยป. Poi mostra loro le mani forate dai chiodi e il costato aperto dalla lancia. Vuole cosรฌ ricordare loro e annunciare a tutti noi che quel dono รจ scaturito dalla sua passione, dalla sua morte e dalla sua gloriosa risurrezione. Vuole cosรฌ tracciare il percorso sicuro e indicare il prezzo della pace vera, affermando che รจ dono di Dio, che non la si raggiunge se non attraverso la sofferenza e l’umiliazione, che sempre costa sangue, che sgorga dalla croce e infine che รจ dono di una illuminazione dello Spirito Santo.

Non puรฒ quindi realizzarsi soltanto con le astuzie e gli artifรฌci umani, non puรฒ essere frutto di momentanei accomodamenti o di instabili equilibri. รˆ frutto di un amore, che giunge fino alla passione, fino alla croce di Cristo, che comporta anche sofferenze e passioni per gli uomini. Comprendiamo cosรฌ come e quanto sia difficile per gli uomini diventare costruttori e testimoni di pace se non affidano a Cristo il compito di realizzarla definitivamente. Ecco perchรฉ Gesรน oggi ci ripete: ยซVi lascio la pace, vi do la mia pace.

Non come la dร  il mondo, io la do a voiยป. La pace di Cristo รจ riconciliazione piena con Dio, รจ la ritrovata fraternitร  tra gli uomini, รจ il suo amore riversato nei nostri cuori, รจ la visione sapiente del valore dei beni terreni e la predilezione per quelli del cielo. Egli ci fa intravedere l’intima ed indissolubile connessione tra la sua passione, la sua morte, la sua risurrezione, la sua ascensione al cielo e la discesa dello Spirito Santo e il dono della pace. Gesรน vuole dirci che tutta la sua opera รจ orientata alla definitiva costruzione della pace tra gli uomini, รจ un dono messianico.

Purtroppo costatiamo, non senza rammarico, che ancora non siamo capaci di stabilirci nella pace, nell’ordine e nella concordia perchรฉ manca la nostra libera adesione al progetto che Dio ha giร  realizzato per noi. Il mondo si sta condannando ad una riprovevole solitudine da Dio e ne sta sperimentando tutte le piรน funeste conseguenze. รˆ ancora attuale il lamento di un salmista che dice: ยซParlano di pace al loro prossimo, ma hanno la malizia nel cuoreยป. Dobbiamo rimuovere la malizia e lasciarci irrorare dalla grazia. Il Signore ce lo conceda.