Pace e bene, questa domenica incontriamo una parabola “scomoda”, che viene per dilatare gli spazi del cuore e liberarci dalle ristrettezze di una vita (e una fede) vissuta all’insegna della proporzionalitร per immergerci negli spazi della divina bontร …
Il Vangelo di questa domenica ci sembra alquanto strano! Ragionando secondo il nostro concetto di giustizia, proprio non riusciamo a capire. Vi รจ un padrone della vigna che, in orari differenti, manda operai a lavorare nella sua vigna. Con i primi che vanno a lavorare allโalba si
accorda con loro per un denaro; poi ne manda altri dicendo: ยซciรฒ che รจ giusto ve lo darรฒยป. Poi esce a mezzogiorno e fa altrettanto. Poi esce verso le cinque e dice: ยซPerchรฉ siete qui senza far niente? โฆ andate anche voi nella mia vignaยป.
Quando arriva la sera dobbiamo scoprire quanto il padrone darร agli ultimi e agli altri ai quali ha detto che avrebbe pagato il giusto. Cosa succede? Che appositamente chiama i lavoratori, iniziando dagli ultimi perchรฉ i primi li vedano: cโรจ una provocazione. Che cosa dicono i lavoratori che hanno lavorato tutta la giornata, pensando di ricevere di piรน, al vedere che il padrone dร a tutti un denaro? Mormorano contro il padrone: ยซNoi abbiamo sopportato il peso e il caldoยป. Ora, secondo la nostra logica รจ assurdo che dia paghe uguali; la consideriamo come unโingiustizia perpetrata ai lavoratori della prima ora! Ma qui la parola ingiustizia non รจ proprio esatta. Infatti dice: ยซIo non ti ho fatto torto … io ho concordato per te con un denaro, sei forse invidioso?ยป
Ecco la nostra mentalitร : noi diamo se gli altri ci danno. Noi misuriamo tutto; diamo se riceviamo. Pensate se in un matrimonio o con i figli si dovesse dare quello che in certi momenti รจ giusto dare: non si darebbe nulla vista la totale incapacitร di comprendere, di amare, di perdonareโฆ! In tal modo non avremmo forse abbattuto il concetto di amore gratuito con il quale il Signore ci ama, anche quando non lo meritiamo? Pensate se il Signore dovesse darci quello che meritiamo: penso che non si salverebbe nessuno!
Lโottica economica applicata alla fede diventa pericolosa, ci convince che possiamo ottenere dei benefici osservando determinate regole. Si elimina cosรฌ lโottica della gratuitร . Per Dio, infatti, le cose funzionano secondo la grazia. Egli vuole che tutti gli uomini siano salvi. Vuole che tutti gli uomini lavorino nella sua vigna, vuole che tutti stiano nel suo amore, nella sua volontร , perchรฉ al di fuori di ciรฒ vi รจ solo disperazione! Noi dovremmo essere felici che il Signore chiami gli ultimi, che questi
giungano a conoscere lโamore di Dio. Dovremmo gioire invece di essere invidiosi! Noi soffriamo, infatti, di questa malattia che si chiama invidia: invidia per ciรฒ che gli altri fanno di bello. Invidia perchรฉ gli altri riescono meglio di noi. Invidia per ciรฒ che gli altri possiedonoโฆ Non dimentichiamo che lโinvidia รจ come la carie delle ossa. Distrugge tutto ciรฒ che vi รจ di bello nella nostra vita, e cerca di distruggere ciรฒ che di buono vi รจ nella vita degli altri!
Chiediamo la grazia di saper gioire per ciรฒ che di bello il Signore compie negli altri. Preghiamo perchรฉ tanti nostri fratelli e sorelle possano tornare al Signore. Preghiamo e speriamo che tutti i nostri cari, che sembra stiano sprecando la loro vita, anche nellโultimo giorno, come il buon ladrone, possano convertirsi di vero cuore. Preghiamo perchรฉ tutti quanti, un giorno, possiamo godere delle gioie del Paradiso senza piรน la fatica di questa vita!



