Luigino Bruni – Commento al Vangelo di domenica 4 Luglio 2021

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E il Logos divino divenne carpentiere

Marco, in questo importante brano, ci dice chiaramente che Gesรน non era soltanto โ€œfiglio del carpentiereโ€ ma era lui stesso โ€œcarpentiereโ€. Una bella notizia per chi lavora e per la nostra societร  civile, che si ritrova il Cristo come pietra angolare della democrazia, fondata sul lavoro. Marco, il Vangelo piรน antico e quindi piรน vicino ai testimoni diretti della vicenda storica di Gesรน di Nazaret, ci dice che Gesรน era un artigiano, un lavoratore manuale.

La tradizione dopo Marco non รจ stata capace di reggere questa condizione di lavoratore manuale di Gesรน, che fu considerata troppo umile per il Figlio di Dio, a partire da Matteo che preferisce parlare di ยซfiglio del carpentiereยป (13,55). Da qui lโ€™idea, molto radicata nella storia della Chiesa, che il carpentiere-lavoratore fosse Giuseppe, ma non Gesรน, che in quanto Dio non poteva abbassarsi fino al livello infimo della segatura.

E invece la teologia cristiana e la nostra civiltร  hanno tutto e solo da guadagnare da un Logos diventato carpentiere. Perchรฉ in un mondo antico, incluso quello medio-orientale, che considerava il lavoro delle mani meno nobile della preghiera e del lavoro intellettuale (e dopo duemila anni continua a farlo), il solo fatto che Dio, emigrante dalla Trinitร , non trovรฒ luogo migliore di unโ€™officina artigianale dove formarsi e crescere, parla direttamente di cosa รจ il lavoro e la sua infinita dignitร .ย [… continua a leggere il commento su Famiglia Cristiana …]