Laura Paladino – Commento al Vangelo del 5 Febbraio 2023

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Gustare e vedere la bontà del Signore

Proseguiamo la lettura del Discorso della montagna: oggi il Signore punta l’attenzione sui sensi del gusto e della vista, e dice che noi, suoi discepoli, siamo «il sale della terra e la luce del mondo». È una chiamata forte: chi incontra Gesù assapora il vero senso della vita ed è capace di renderlo comprensibile senza troppe parole, con la sua vita, che diventa un esempio pregno di Verità e si colloca «come un lampada, sopra il candelabro, così da far luce».

Il sale, in tutte le culture antiche, è fondamentale per la vita quotidiana: preserva dalla corruzione, purifica (cfr. Ezechiele 16,4; 2Re 2,19-22), cura e guarisce le ferite, dà sapore ai cibi e consente di conservarli più a lungo. Senza di esso tutto diventa insipido; tuttavia ne serve davvero poco, altrimenti rovina tutto, aspetto che ne motiva l’ambiguità, sicché esso significa anche devastazione e distruzione (Giudici 9,45; Sofonia 2,9).

Perché svolga la sua funzione è necessario che quasi non si veda, che si sciolga, si consumi e si perda: è dunque un simbolo bellissimo del credente, che dà sapore al mondo. È come «il chicco di grano» che, morendo, «produce molto frutto» (Giovanni 12,24). Nell’Antico Testamento il sale, alla luce di tutti questi valori, è il segno dell’adesione del popolo di Israele all’alleanza che Dio ha voluto stabilire con lui (Levitico 2,13: «Ogni tua offerta di oblazione la salerai con il sale e non farai mancare il sale del patto del tuo Dio nella tua oblazione; in ogni tua offerta offrirai sale»; cfr. pure Numeri 18,19 e 2Cronache 13,5, dove l’alleanza inviolabile con Dio è definita letteralmente “alleanza di sale”). 

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In tutte le culture, con risvolti anche linguistici, il sale è sinonimo di sapienza (cfr. Colossesi 4,6) e questa nella Bibbia è dono di Dio, scintilla dell’eterno nel tempo. San Paolo, in 1Corinzi (II lettura), dichiara che la vera Sapienza è il Figlio: «Ritenni di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso», «perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana ma sulla potenza di Dio». […]

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