Beati noi tutti, poveri e figli amati
Entriamo oggi, con la IV Domenica del Tempo Ordinario, nel cuore del messaggio matteano: si apre il cosiddetto Discorso della montagna, il primo dei cinque grandi Discorsi di Gesรน contenuti nel Vangelo di Matteo, il discorso programmatico (Matteo 5, 6, 7) che ci accompagnerร fino alla Quaresima. Ci ha introdotti il tema della Giustizia (I Domenica T.O.), nella novitร della venuta del Messia; ci hanno accompagnati la santitร (II T.O.) e la Luce che vengono dal Cristo (III T.O.), che rischiara e chiama alla Veritร e alla Vita senza fine ogni popolo, ogni uomo e ogni donna, indipendentemente dalla sua origine o dal suo passato. Oggi (IV T.O.) sono al centro i poveri, prediletti del Signore: le liturgie ci hanno guidati a riconoscere noi stessi come tali e ad accogliere con gratitudine e zelo il regalo inestimabile della figliolanza, che ci ha rivestiti, nel Battesimo, quali eredi del Re.
San Paolo nella II lettura (1Corinzi) ci invita a ยซconsiderare la nostra vocazioneยป: non si tratta del risultato della nostra ยซsapienzaยป umana, ยซpotenzaยป o ยซnobiltร ยป di stirpe, ma รจ un dono immeritato e gratuito.
Il Signore ยซha sceltoยป ยซciรฒ che รจ stolto per il mondoยป, ยซciรฒ che รจ deboleยป, ยซignobile e disprezzatoยป, ยซciรฒ che รจ nulla, perchรฉ nessuno possa vantarsi di fronte a Dio. Grazie a Lui noi siamo in Cristo Gesรนยป. Egli ยซper noi รจ diventato sapienza per opera di Dio, giustizia, santificazione e redenzioneยป. Se solo si aprissero i nostri occhi alla ricchezza di queste parole, che descrivono la grandiositร della nostra chiamata! Quale dono ineffabile, che passa proprio per la nostra povertร ! Comprendiamo allora perchรฉ il profeta Sofonia (I lettura), rivolgendosi a ยซtuttiยป i ยซpoveri della terraยป, li inviti a ยซcercare lโumiltร ยป, che รจ porta della fede, insieme alla ยซgiustiziaยป. […]
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