Laura Paladino – Commento al Vangelo del 10 Aprile 2022

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Con Gesรน sulla strada della Pasqua

Con la Domenica delle Palme entriamo nella Santa Settimana. Siamo invitati a seguire Gesรน, a contemplarlo e adorarlo, a meditare gli eventi della salvezza. Ci accompagna, nellโ€™anno C, il Vangelo di Luca, attento in modo speciale alla misericordia di Dio, al discepolato, alla sensibilitร  delle donne. Negli altri Vangeli รจ una folla di persone di ogni provenienza, presente a Gerusalemme per la festa, che osanna Gesรน; in Luca si tratta dei suoi discepoli, giร  numerosi, che lo accompagnano da quando si รจ messo in viaggio โ€œcon decisioneโ€ verso Gerusalemme.

Siamo anche noi in questa folla di discepoli che, โ€œnella gioiaโ€, stende i suoi mantelli lungo la strada, loda Dio โ€œa gran voceโ€ per le meraviglie che โ€œha vistoโ€ compiere al Figlio e onora Gesรน come Re. I farisei vorrebbero far tacere questi discepoli e chiedono a Lui di rimproverarli. Ma se essi tacessero, risponde Gesรน, griderebbero le pietre! La Veritร  che Cristo รจ e rivela รจ contestata e osteggiata, in ogni tempo, ma resta lโ€™unica Veritร  sullโ€™uomo; lo sanno anche i farisei, i quali riconoscono piรน degli altri, e non possono sopportare, le chiare evocazioni bibliche dellโ€™episodio cui assistono, ancora piรน forti nel Vangelo di Luca: il puledro cavalcato da Gesรน รจ lo stesso animale citato nel libro di Zaccaria per descrivere la cavalcatura del Re Messia; nei libri storici la distesa dei mantelli รจ atto legato allโ€™intronizzazione regale; รจ evocata in Luca, dalla folla osannante, la Pace, che richiama gli annunci della nativitร  e individua lโ€™apertura dei tempi messianici.

Gesรน รจ il Re Messia atteso dalle Scritture: con Lui anche noi entriamo in Gerusalemme, dove le profezie si compiranno. Celebriamo nella Domenica delle Palme una liturgia ricca, pervasa del Mistero in cui siamo entrati: Gesรน รจ il Salvatore profetizzato da Isaia nei carmi del Servo sofferente (I lettura) e dal Salmo 21, di cui ripetiamo, nel Responsorio, le stesse parole che dirร  Lui sulla Croce: ยซDio mio, Dio mio, perchรฉ mi hai abbandonato?ยป; Egli รจ il Dio fatto uomo per la nostra salvezza, ha percorso la sofferenza e la morte di croce, รจ il Risorto, il Signore (II lettura); il suo sacrificio, con cui ci ha strappati al peccato e alla morte, รจ preludio della vittoria cui tutti in Lui siamo chiamati.[…]

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