Il Vangelo del giorno, 7 Novembre 2018 – Lc 14, 25-33

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Il commento al Vengelo del
7 Novembre 2018 su Lc 14, 25-33

Trentunesima settimana del Tempo Ordinario – Anno II/B

  • Colore liturgico: VERDE
  • Periodo: Mercoledรฌ
  • Il Santo di oggi:
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Il Signore รจ mia luce e mia salvezza
  • Letture del giorno: Fil 2, 12-18; Sal 26; Lc 14, 25-33
  • Calendario Liturgico di Novembre

Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 14, 25-33
Dal Vangelo secondoย Luca

In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesรน. Egli si voltรฒ e disse loro:
ยซSe uno viene a me e non mi ama piรน di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non puรฒ essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non puรฒ essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non รจ in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non รจ stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se puรฒ affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro รจ ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Cosรฌ chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non puรฒ essere mio discepoloยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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Fonte: LaSacraBibbia.net

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Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini

Chi non puรฒ essere Suo discepolo…

Ci siamo lasciati ieri dicendo che gli invitati al banchetto sono i poveri e gli esclusi. Spetta loro il Regno, perchรฉ sono come Gesรน. Ora il Maestro dice al discepolo di vederci bene, se si trova tra quelli, perchรฉ stare con lui significa necessariamente scegliere il suo stesso cammino verso il calvario.

โ€œSiccome molta gente andava con lui, Gesรน si voltรฒ e disse: โ€œSe uno viene a me e non odia (amare meno) suo padre, sua madre, i suoi figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non puรฒ essere mio discepoloโ€. Siamo al cuore della catechesi, che si snoda nel viaggio verso Gerusalemme.

Se le cose stanno cosรฌ, chi salirร  il monte del Signore? La forza di tale decisione รจ l’amore di chi รจ stato conquistato da lui. Tuttavia ad un impegno di tale portata, come la sequela di Cristo, non si puรฒ procedere impulsivamente e alla leggera, ma con la seria responsabilitร  di chi soppesa i mezzi alla sua portata prima di costruire una casa o andare in battaglia.

Gesรน chiede apertamente al suo discepolo di staccarsi dalla famiglia e dai beni materiali, perchรฉ entrambi i casi possono condizionare, ostacolare e, a volte, impedire il discepolato. Cosรฌ, chi vuole conservare la propria vita per sรฉ, la perde; invece, chi la perde per lui, la ritrova.

โ€œChi non porta la propria croce e non viene dietro a me, non puรฒ essere mio discepoloโ€. E’ vivere la propria situazione, รจ assumersi un cammino di amore al Padre che si identifica in un generoso amore verso i fratelli sull’esempio di Gesรน, non chiudersi nel proprio cammino individuale.

Ecco che cosa vuole dire Gesรน con il suo โ€œportare la croceโ€. Ed egli sapeva che i discepoli l’avrebbero imparato, vedendolo.

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