Il Vangelo del giorno, 3 Marzo 2020 – Lc 9, 22-25

Commento al Vangelo del 3 marzo 2020 a cura dei Monaci Benedettini –
I Settimana del Tempo di Quaresima – Anno A

  • Periodo: Martedì
  • Il Santo di oggi: S. Casimiro; S. Giovanni A. Farina; B. Umberto di Savoia
  • Ritornello al Salmo Responsoriale:  Il Signore libera i giusti da tutte le loro angosce
  • Letture del giorno: Is 55, 10-11; Sal.33; Mt 6, 7-15
  • Calendario Liturgico di Marzo

Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews.

Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini

La mia parola diventa preghiera.

«Con la Parola del Signore furono fatti i cieli, col soffio della sua bocca tutto il loro ordinamento». Egli ha detto e tutto è fatto! Dice il Signore: «La mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata». «Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore».

L’uomo, vivrà di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Questa premessa ci serve per comprendere l’importanza e la sacralità della Parola di Dio, ma anche per ben considerare la premessa che Gesù pone prima di suggerirci la sua preghiera. «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole.

Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate». San Benedetto esorta noi monaci dicendoci: “Mens nostra concordet voci nostrae – La nostra mente sia in accordo con la nostra voce”. Rivolgendoci al Padre, fonte di perenne amore, dobbiamo a nostra volta esprimere amore figliale sentendoci veramente figli suoi e scoprendo il grande valore della nostra fraternità.

Scopriamo poi la sapiente gerarchia dei valori: la santità del tuo nome di Dio e l’adorazione, la lode e la gratitudine che Gli è dovuta. L’avvento del suo Regno che è l’adempimento del progetto divino nel tempo, tra noi e in noi e nella beata eternità questo a condizione che si compia in pienezza la santissima volontà divina. Nella seconda parte chiediamo che la potenza e la benevolenza di Dio ci soccorra in tutte le nostre necessità: chiediamo il pane quotidiano e non solo quello per le nostre mense; imploriamo dalla divina misericordia il perdono dei nostri debiti, come anche noi ci impegniamo a rimetterli ai nostri debitori e la grazia per vincere le insidie del male con.

È la preghiera per eccellenza, ma è anche il migliore programma di vita per ogni cristiano. Sicuramente un ottimo strumento per vivere santamente la quaresima.


Voi dunque pregate così.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 6, 7-15 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe». Parola del Signore

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