Il Vangelo del Giorno, 3 Febbraio 2018 – Mc 6, 30-34

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Il testo ed il commento al Vangelo
del 3 Febbraio 2018 su Mc 6, 30-34

IV Settimana del Tempo Ordinario – Anno II/B

  • Colore liturgico: Verde
  • Periodo: Sabato
  • Il Santo di oggi:  S. Biagio (mf); S. Oscar (mf); Ss. Simeone e Anna
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Insegnami, Signore, i tuoi decreti.
  • Letture del giorno: 1 Re 3, 4-13; Sal 118; Mc 6, 30-34
  • Calendario Liturgico di Febbraio
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

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Mc 6, 30-34
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

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C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Commento al Vangelo del giorno a cura dei Monaci Benedettini

Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.

Il brano di oggi è importante nell’economia della salvezza per capire come essa possa essere una realtà attuale ancor oggi. La missione dei discepoli annuncia e prepara la missione della Chiesa. Nel brano di oggi si vede come Gesù vuole che i suoi discepoli abbiano le facoltà che Egli stesso ha dimostrato.

Da un lato il discepolato di Gesù è esigente e chiede l’impegno della vita che appella alla donazione ed alla disponibilità; dall’altro lato l’esigenza deriva dal guardare il mondo come lo ha guardato Gesù stesso. Proprio Egli vede le folle come pecore senza pastore e da qui nasce il sentimento della compassione del Signore; è questo il sentimento che dà origine all’azione di Gesù e che Egli vuole che si prolunghi nella Chiesa.

La compassione di Gesù Cristo non commiserazione e non ha in sé atteggiamenti di superiorità; anzi indica sensibilità, premura e volontà di Gesù di essere nostro compagno di viaggio. La compassione è il sentimento di Gesù che indica il suo desiderio di essere a noi vicino per sollevarci dalle nostre infermità materiali e spirituali. Compassione indica anche avere gli stesi sentimenti, gli stessi desideri. Gesù, con la sua compassione, vuol condividere i nostri desideri perché diventino i suoi desideri.

La missione dei discepoli è quindi il far sentire ancora vivo questo sentimento così elevato di Gesù; perciò può dire che la messe è abbondante. Allora le facoltà che Gesù dona ai discepoli sono a servizio di questa missione d’amore; non hanno prezzo e sono dati gratuitamente. Non sono poteri da esercitare con alterigia e superiorità ma sono grazie da distribuire con gli stessi sentimenti di Cristo.

È un dono gratuito che richiede una risposta gratuita.

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