Il Vangelo del giorno, 28 Novembre 2019 – Lc 21, 20-28

XXXIV Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

  • Periodo: Giovedì
  • Il Santo di oggi: S. Giacomo della Marca; S. Teodora; B. Giacomo Thompson
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: A lui la lode e la gloria nei secoli.
  • Letture del giorno: Dn 6,12-28; Cant. Dn 3,68-74; Lc 21,20-28
  • Calendario Liturgico di Novembre

Leggi il brano del Vangelo odierno

Lc 21, 20-28
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews.

Commento al Vangelo a cura dei
Monaci Benedettini

Sulla distruzione di Gerusalemme.

La profezia di Gesù, riportata da San Luca si riferisce ad eventi storici precisi: la distruzione del Tempio avvenuta nel 70 d.C. da parte dell’imperatore romano Tito. La concordia degli evangelisti, seppur con diverse sfumature, nel riportare queste parole di Gesù è chiaro indice che Gesù stesso aveva senz’altro previsto quest’episodio e lo aveva, però, inserito nel grande Mistero della sua morte e passione.

La storia di Israele è letta, quindi, alla luce dell’evento e degli insegnamenti di Gesù. Noi, oggi, dovremmo chiedere al Signore perché ci doni questa stessa sapienza per poter leggere la nostra storia nel Mistero di Cristo. Il riferimento a basi certe e sicure della nostra vita comporterà sicuramente, quindi, una conversione piena perché la nostra vita sia pegno della Pasqua Eterna, che è la nostra unica meta sicura.

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