Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 26 Luglio 2023

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So cosa state pensando, “eccallà” adesso parte il pippone sull’importanza di essere un buon terreno che porta frutto, o sull’essere un buon seminatore che getta il seme senza curarsi che strada prenda. Invece vorrei soffermarmi un po’ sul seme e su due caratteristiche importanti:

  1. Non sappiamo che pianta sia, è un seme ma non sappiamo di cosa, può essere un albero di pesche, un albero di mele, un albero di banane; non ha importanza cosa sia l’importante è che venga da Dio; quindi questo ci dice che il Buon Dio si serve di qualunque mezzo per raggiungerci;
  2. mi colpisce la grandezza del seme; è piccolissimo, il Buon Dio prima di servirsi di grandi eventi, di cose mastodontiche si fa conoscere a noi nelle piccole cose; d’altronde lo diceva anche un amico pakistano: “la felicità sta dentro alle piccole cose”.

Quali sono le cose piccole in cui mi parla Dio? A cosa devo fare attenzione?

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