Quando qualcuno sbaglia è facile fare branco e attaccare. Quante volte nella vita di tutti i giorni e sui social vediamo qualcosa di simile: basta davvero poco a far esplodere un odio incontenibile.
Quante volte qualcuno viene preso di mira, linciato pubblicamente, perché nel torto. Forse qualche volta siamo anche noi quelli pronti con le pietre in mano nei nostri conflitti quotidiani. La lezione di Gesù cambia la vita di quei farisei e della donna.
I farisei se ne tornano zitti a casa, perché sanno di essere peccatori anch’essi. L’adultera che agli occhi di tutti era una peccatrice meritevole di essere lapidata, agli occhi di Dio è una donna da liberare.
Gesù era senza peccato: se avesse voluto quella pietra avrebbe potuto lanciarla e magari l’avrebbero pure acclamato perché in linea con la tradizione. Non lo fa e rimane solo, si rivolge direttamente a lei e non la condanna.
Solo uno sguardo d’amore come quello di Dio riscatta dal peccato e aiuta a non peccare. Siamo tutti peccatori: senza Dio si vive da dannati, con Dio si vive da figli che cadono sì, ma ci riprovano perché sanno che Qualcuno li ha guardati e amati.
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