Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 9 Novembre 2022

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Nelle prime pagine del Vangelo di Giovanni cโ€™รจ una sorta di compendio dei titoli cristologici. Lโ€™evangelista anticipa rispetto ai Sinottici una serie di eventi ed episodi, come questo che leggiamo oggi, per disegnarci subito chi รจ Gesรน.

Oggi la sua figura รจ legata a quella del tempio. Il Figlio di Dio รจ venuto per donarci sรฉ stesso, la Parola fatta carne, tempio vivo verso cui recarci a braccia aperte per accogliere il perdono e la salvezza preannunciata da Dio stesso nella Scrittura e riconoscerci anche noi figli nel Figlio. La religione giudaica imponeva che si andasse al Tempio di Gerusalemme portando qualcosa, la fede che propone Gesรน, invece, ci invita a recarci da lui a mani vuote per poterle riempire del suo amore da offrire a nostra volta ai fratelli e alle sorelle nella comunione.

Un cambio di prospettiva, dunque: dalla religione dei segni alla fede nella parola di Gesรน.
Chiediamo al Signore di rinnovare il nostro cuore facendolo aderire al suo affinchรฉ riconosciamo che la Chiesa รจ il Corpo di Cristo e che ogni suo membro, cioรจ ognuno di noi, รจ tempio dello Spirito Santo. Non ci sarร , cosรฌ, la necessitร  di chiedere segni a Dio, poichรฉ siamo noi stessi segno e strumento del suo amore nel mondo.

Marco Ruggiero

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato