Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 6 Marzo 2023

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Vangelo e geometria. Si può dare questo binomio? Forse, parlando di frattali. Un frattale è una figura geometrica che si ripete all’infinito uguale a sé stessa, su scala sempre più piccola. Ciò significa che una parte qualsiasi del frattale riproduce, in piccolo, la figura nella sua totalità e in tutti i suoi dettagli. Il padre della teoria dei frattali è considerato Benoit Mandelbrot, un matematico polacco naturalizzato francese, nato nel 1924 e morto nel 2010. È invenzione quindi recente. Come ci può riguardare?

La pagina di oggi è un breve concentrato di sapienza illuminata dalla fede, è nulla nel contesto del Nuovo Testamento e appena un battito di ciglia rispetto al corpo dell’Antico Testamento. Eppure già contiene tutto. Applicando il principio elaborato dal matematico polacco, potremmo dire che essa è un frattale della Parola di Dio. Contiene tre parole che una vita intera basta appena a comprendere e a mettere in pratica in modo continuo, perché diventino stile di esistenza, condotta e affetti. La prima parola è misericordia. La seconda è perdono, come opposto di giudizio. La terza è generosità. Misericordia, perdono e generosità eccedente. Tre assi che danno profondità a un punto, che “geolocalizzano” una vita piena, una vita cristiana, un volto, quello di Gesù e il nostro con Lui.

Nel percorso della quaresima, che è segnato dal digiuno, dall’elemosina, dalla preghiera, azioni fondamentali con segno negativo (meno “cibo”, meno “denaro”, meno “tempo per noi”), le tre parole del vangelo di oggi invitano fortemente all’azione: a usar misericordia, a perdonare e a dare. Non c’è contrapposizione, affatto. Sono le parole che il Signore ha testimoniato e vissuto in vita e a esse siamo chiamati, per agire ed essere un po’ più come Lui.

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Diego Mattei SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato