Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 4 Ottobre 2021

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Che meraviglia la parole di oggi, che ci mostrano Gesรน mentre prega. Come pregava Gesรน? Lodando e ringraziando.

Come tante volte comandato, implorato, proposto dai profeti lungo il corso della storia del popolo di Israele, Dio desidera per sรฉ un sacrificio di lode, non la ritualitร  che offre il grasso dei montoni o dei buoi.

Desidera per lโ€™uomo e la donna di preghiera lโ€™apertura del cuore, che solo la gratitudine permette, e lโ€™affidamento a Lui. Il cuore che loda, infatti, trasforma la realtร  quotidiana. Riprendendo la piรน nota delle parabole, per lโ€™anima grata il mondo รจ il campo nel quale ogni mattina il contadino getta i suoi semi, perchรฉ portino frutto. La lode trasfigura le parole, i gesti e gli eventi in occasioni di rivelazione dellโ€™amore di Dio, che ci accompagna delicatamente.

Solo un occhio gentile e paziente puรฒ scorgere i segni di questa fedele presenza, che rifugge i grandi titoli di giornale e le dinamiche di ciรฒ che immediatamente si mostra; piuttosto sceglie ciรฒ che รจ piccolo, non scontato, forse addirittura nascosto.

Mettersi in sintonia con il cuore di Gesรน che predilige i piccoli mette noi in comunione con il Padre, con la fonte della vita stessa. Attingendo a quella profonditร , lร  dove la vita zampilla come acqua da roccia di montagna, si trova ristoro dalle fatiche e dalle sfide, che non ci vengono risparmiate, nรฉ vengono magicamente cancellate, ma che con il Signore possono essere portate, perchรฉ condivise da lui sotto il medesimo giogo. Nella sua mitezza e nella sua umiltร  possiamo trovare ristoro.

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Un cuore abitato dalla lode, che sa chiamare sorella la morte, come fece san Francesco nel suo Cantico, trasforma il mondo.

Diego Mattei SJ


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato