Ci sono dei giorni in cui tutto è troppo grande per me e la voce del Signore troppo flebile. Contro il mio orizzonte si scagliano delle nubi talmente dense da coprire ogni fonte di luce. E allora faccio fatica a crederci, eccome se faccio fatica. Faccio fatica a credere a qualsiasi promessa. Perché dovrei fidarmi proprio di lui? Uno tra i tanti, posto che esista. Cos’ha da spartire con la mia vita?
Ma poi la sua pazienza vince ogni cosa. «A causa della mia incredulità » lui fa sì meno prodigi, ma non smette certo di farne. Perché quando io non ce la faccio basta che a crederci sia lui – che ci crede abbastanza per entrambi, abbastanza da tenermi stretta accanto a lui anche quando a me sembra di andare alla deriva. Qualche volta forse la mia incredulità attutisce il suono della sua voce, ma lui non smette di chiamarmi.
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato