Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 3 Luglio 2020

Perché io ti vedo, Signore, credo. Ti vedo in ogni istante della mia vita, fermo a sorvegliare la piccolezza della mia quotidianità, a fare spazio per l’amore. Ti vedo e quindi credo. Perché sono fortunata: tutto nella mia vita parla di te e mi riporta nel cuore il sentimento della tua presenza.

Anche nei momenti in cui mi sembra di esser tagliata fuori dalla pace che tu porti, quando mi sembra di non avere elementi sufficienti per poter dire con assoluta certezza che tu ci sei e sei qui per me, nei giorni in cui il mio cuore è chiuso e stretto e sembra non esserci possibilità di entrare per nessuno, neanche per te, tu invece entri e stai in mezzo, mi ri-cordi l’amore, trovi nel mio cuore spazio per te.

Perfino quando, tornando a casa, mi sembra che tu sia passato proprio mentre non c’ero, proprio allora io prendo la mia rabbia e la mia frustrazione e le pongo nelle tue mani, pregando che possano trasformarsi in boccioli di vita, ancora una volta. Mostrami sì le mani, Signore, ma soltanto perché io possa affidarti tutte le volte in cui ho creduto che tu non ci fossi al momento opportuno o che le tue parole non rispondessero alle mie domande. Tu accogli e trasforma.

Ti chiedo allora i doni dell’umiltà e della sapienza del cuore per scegliere sempre il meglio: non le mie domande, ma le tue risposte; non io al centro, ma tu in mezzo; non la mia incredulità, ma la tua credibilità; non le mie ansie, ma la tua pace.

Verena M.


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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