Lโimmagine di Gesรน che viene spesso raccontata รจ quella di una figura buona, pacifica, a volte un poโ fricchettona: un Gesรน che accoglie tutti, che porge lโaltra guancia, che tutto si fa passare addosso. Oggi ci viene chiesto perรฒ di sgombrare la mente e di metterci davvero davanti a una parola nuova, a unโimmagine che forse non ci aspettiamo: non pace e unione, ma divisione e conflitto.
Il conflitto: una parola di cui a volte abbiamo paura, e che cerchiamo in qualche modo di aggirare. Conflitto tra quello che proviamo e quello che pensiamo, conflitto tra le cose che ci aspettiamo e le cose che poi di fatto accadono, conflitto tra parti di noi fedeli a degli ideali e compromessi continui che ci mettono in discussione. Conflitto tra i nostri desideri e le nostre paure; conflitto tra quello che gli altri si aspettano da noi e quello che siamo; conflitto tra le strade nuove che si aprono e le vecchie che ci reclamano.
Ogni cosa, per essere viva, ha bisogno al suo interno di conflitto: di separazione, di divisione, di guardarsi da due punti di vista diversi per cercare soluzioni nuove.
Se evitiamo tutto questo, se accettiamo la realtร acriticamente, se ci pieghiamo al dogmatismo e alla certezza delle nostre sicurezze, la vita non trova spazio per crescere, svilupparsi, andare avanti.
Gesรน stesso ci invita oggi a non avere paura del conflitto: di quello che sentiamo dentro di noi e di quello che ci troviamo intorno. Non per restare nella paura e nella divisione: ma per continuare ad accendere un fuoco che riscaldi, che porti nel mondo energia e luce.
Rete Loyola (Bologna)

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
