Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 22 Marzo 2022

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Il servo si sdebita per la generositร  del padrone, che sceglie di estinguere il debito. Si ritrova, da uomo liberato, di fronte a un secondo servo cui aveva prestato denaro. Avrebbe potuto condonare, eppure sceglie la condanna: manda in prigione il debitore insolvente. Si sarebbe potuto voltare, avrebbe potuto volgere lo sguardo allโ€™esperienza di essere liberato che lui aveva assaporato sentendone nelle proprie fibre la potenza, avrebbe potuto moltiplicare il condono condonando a propria volta. Si sarebbe potuto dedicare alla rilettura di quanto sperimentato.

Gli eventi che ho attraversato e che sembrano relegati nel dimenticatoio del passato possono essere recuperati mediante la rilettura, posso ritornare a quanto giร  vissuto e lรฌ trovare una chiave ermeneutica nuova per il mio presente. Fare memoria di ciรฒ che ho giร  compiuto o di ciรฒ che ho oramai subito puรฒ aprire le porte alla novitร .

Eppure il servo si decide altrimenti. Tutto questo viene riferito al padrone, e il servo, da uomo liberato, diventa uomo denudato di quanto possedeva e imprigionato. La condanna ricade su di lui. Viene riaffermato il circolo vizioso del debito e del debitore insolvente punitoโ€ฆ La rilettura puรฒ forse infrangere il circolo introducendo la speranza di un seme nuovo da coltivare nel mio presente.

Carmine Carano SJ


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato