โChe cosa dici di te stesso?โ, mi chiede oggi la Parola. โChi sei?โ Come rispondere a questa domanda banale e immensa?
Bisogna approfondire, bisogna andare dentro di sรฉ per rispondere, cosรฌ in fondo che ci si puรฒ perdere. Ho bisogno di qualcuno che mi indichi la diritta via.
Ma dopo avere scansato i vari โio ho fattoโฆโ, โio ho capitoโฆโ, โio hoโฆโ, dopo aver eliminato tutti gli aggettivi esterni con cui di solito mi descrivo, che sono solo dei come (โsono pigro, atletico, generoso, avaro, buono, determinatoโฆโ), cosa mi rimane? Cosa rispondo ai farisei al posto di Elรฌa?
Solo quando ti conosco, ti vedo in mezzo al mio deserto, capisco: sono voce. Sono vibrazione che vuole scuotere lโaria, attraversare il deserto, essere in relazione con qualcosa, con qualcuno. Sono un grido che vuole trovare una destinazione, preghiera che anela a uscire dal vuoto e scoprire di non essere sola. Sono desiderio di te, di altro da me.
E so che la diritta via mi conduce ai tuoi piedi, dove posso finalmente immergermi (battezzarmi) nellโoasi della tua pace, e godermi il silenzio con te.
Gloria Ruvolo
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato
