Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 17 Ottobre 2020

La gioia degli sposi si riflette nello sguardo commosso dei testimoni, lo smarrimento di chi ha avuto un incidente si ricompone grazie ai passanti subito accorsi. Anche quando non succede niente, quando i nostri giorni scivolano via uguali, ritroviamo noi stessi nello sguardo di una persona amica. Ci rallegriamo di ciò che siamo, impariamo ad amarci e a perdonarci.

La nostra sorella in Gesù, il nostro fratello in Gesù ci incoraggiano con gli occhi prima ancora di parlare. E noi ci sentiamo spinti a restituire questo sguardo pieno di stima, di benevolenza, di gioia. Desideriamo il suo successo, che la sua vita sbocci e fiorisca.

In questo gioco di specchi, dove ci riconosciamo veramente fratelli, possiamo raccontare vicende liete e faticose del nostro cammino, cercare insieme i segni lasciati dal Signore perché non ci perdiamo e arriviamo più facilmente alla meta.

E quando altre persone cercheranno di manipolarci e di ridere di noi, avremo acquistato sufficiente fiducia in noi stessi per resistere e testimoniare che sono loro ad avere sbagliato strada. Anche questo è amore.

Stefano Corticelli SJ


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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