Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 16 Luglio 2020

Oggi Gesù attrae, chiama a sé. Non chiama per affidare una missione, ma semplicemente per attirare a sé e per dare ristoro con la sua persona e la sua compagnia. Oggi Gesù ci parla del bisogno di relazione e di tenerezza che ognuno di noi ha. Perlopiù lo teniamo nascosto perché dobbiamo far vedere sempre il lato forte, perché dobbiamo combattere, arrivare, difendere. Per questo tutti abbiamo bisogno di ristoro.

Quelle di oggi non sono parole consolatorie: parlano a tutti, credenti e non credenti della vita autentica che consiste nel deporre le armi della supponenza, dell’aggressività e del delirio di potenza (vero e proprio virus del nostro tempo vuoto).

Il giogo, uno strumento agricolo antichissimo, che ci ricorda come per arare, cioè per preparare la terra (la vita) alla fecondità, bisogna essere in relazione, guardare nella stessa direzione, saper sintonizzare il passo con l’altro. Ma se non siamo «miti e umili di cuore» questo non sarà possibile.

Andrea Piccolo SJ


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato

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