Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 10 Luglio 2021

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Essere discepoli vuol dire avere un maestro da seguire, un modello. Di piรน: vuol dire essere desiderosi di servire colui che consideriamo Signore della nostra vita. Di piรน: vuol dire sapere che nella nostra vita cโ€™รจ un padrone di casa che, come tale, si prende cura di noi nel momento in cui gli affidiamo tutta la nostra esistenza.

Certo, se il nostro Maestro, Signore, padrone di casa รจ Gesรน questo implica affrontare, come lui, fatiche, contrarietร , avversitร , situazioni minacciose per la nostra serenitร  o chiaramente pericolose.

Eppure Gesรน ci rassicura: โ€œNon temete!โ€. Passate dalla paura che queste avversitร  generano alla scoperta del tesoro che si nasconde in questa stessa fatica. รˆ grazie a questi ostacoli che comprendiamo di essere destinatari di un sussurro intimo, di essere interlocutori di Dio in un dialogo profondo. Attraverso il cuore del Figlio, attraverso la sua esperienza, siamo rimandati ad entrare nel segreto del Padre, nel quale tutto esiste, tutto รจ compreso: la vita che riceviamo in ogni sua piega come la morte del nostro corpo. Tutto รจ da Lui abbracciato e accolto.

Allora si comprende che lโ€™invito che Gesรน ci rivolge a riconoscerlo nelle nostre storie davanti agli uomini, ad annunciarlo e a testimoniarlo si fa invito a incontrare lui e il Padre, a sintonizzarci su quel sussurro!

Lorena Armiento s.a.

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato