Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 10 Aprile 2020

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Nel giardino ci viene raccontato, piรน che lโ€™arresto di Gesรน, il suo lasciarsi trovare, lโ€™offrirsi liberamente a chi lo cerca โ€“ esce anzi lui stesso, andando incontro a quelli che lo cercano. Colpisce la totale sproporzione tra la condizione in cui Gesรน viene trovato, quella di un uomo pronto a consegnarsi da solo, senza violenza, e quella di chi vuole farlo prigioniero, il modo duro con cui lo vogliono prendere, con unโ€™intera coorte di soldati romani.

Ecco un discepolo, Giuda, che sembra essere diventato uno strumento incosciente, passivo dellโ€™azione di un altro, sostanzialmente trascinato nellโ€™ingranaggio che, pure, ha contribuito attivamente a mettere in moto. La ripetizione della formula โ€œsono ioโ€ dice lโ€™altezza di un Maestro che usa tutta lโ€™autoritร  che ha per consegnarsi. E il suo offrirsi, piuttosto che il suo lottare, ha un effetto sbaragliante. Gesรน parla chiaro: ciรฒ che sta accadendo รจ una cosa che riguarda il Padre e il Figlio.

Di Giuda non resta piรน traccia, lโ€™azione passa poi ai soldati romani, poi Gesรน interrogato da Anna e prima e dopo, uno dei suoi discepoli, Pietro, nega di conoscerlo: quanto contrasto tra le sue spaventate negazioni e la fermezza di Gesรน che ripete โ€œio sonoโ€. E il fuoco acceso dai servi cui Pietro si avvicina per scaldarsi evidenzia il peso emotivo, relazionale di questo contrasto.

Lโ€™incontro di Gesรน con Pilato รจ ancora una lotta, uno scontro tra una concezione del potere totalitaria e violenta e la misericordia dellโ€™unico re, Gesรน. In tutti questi eventi, la dignitร  regale di Gesรน e il compimento che Egli dร  delle Scritture si esprime come piena, totale capacitร  di dono.

Rimasto passivo nellโ€™ultima fase del processo, Gesรน ora si fa carico del suo destino prolungando il suo uscire andando incontro a quanti volevano arrestarlo, portandosi addosso la trave della propria crocifissione. E questo uscire troverร  culmine estremo nella โ€œconsegna dello spiritoโ€, nella fuoriuscita di sangue ed acqua dal costato. Ecco la sovrabbondanza del dono della vita.

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Enrica Bonino s.a.


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