Galilea e Giudea, due posti dove Gesรน si sposta a seconda delle circostanze che vive e in questo caso, dei pericoli che corre. Ma sono anche due ambiti della vita dove la nostra dimensione cristica, la nostra pienezza di vita, si vela e si rivela. In alcune situazioni viene fuori il bello che siamo, mentre in altre tratteniamo la nostra capacitร di amare. Ci sono dimensioni della vita dove sappiamo essere umani fino in fondo e ci sono dimensioni in cui facciamo fatica a ritrovare la nostra umanitร . In questo gioco di chiaroscuri si disegna la nostra esistenza ed รจ in questo scambio tra luci e ombre che scopriamo in controluce la nostra origine divina.
E poi, anche a noi come a Gesรน capita di tanto in tanto una festa delle Capanne, ovvero una situazione dove proprio non possiamo non venire allo scoperto per quello che siamo, pur rischiando di tasca nostra. Sono tutte quelle situazioni in cui ci accorgiamo che siamo a disposti a pagare di persona o addirittura a dare la vita per qualcosa o qualcuno che vale. E in quel giocarci fino in fondo ci viene da dire: โquesto sono proprio io!โ.
Il riconoscimento di noi stessi avviene come riconoscimento di essere inviati, ovvero come presa di coscienza del fatto che siamo venuti al mondo con una missione speciale: quella di arricchire il mondo con la nostra singolaritร . Ciรฒ che tu sei non lo decidi tu, ma tu puoi decidere come spenderti per quello che sei. ร quando finalmente doniamo questa singolaritร personalissima al mondo che la nostra vita puรฒ dirsi compiuta.
Flavio Emanuele Bottaro SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato



