Fa paura questโuomo devastato, trasfigurato e guidato dal male. Fa cosรฌ paura che รจ meglio incatenarlo e rinchiuderlo in una tomba come se fosse morto (รจ un pericolo pubblico!). Eppure la forza aggressiva del male rompe anche le catene, lโuomo si muove nel buio, nel caos, facendo violenza piรน di tutti a se stesso.
La gente lo teme, solo Gesรน non scappa, ha il coraggio di stargli davanti guardandolo negli occhi, e non soffoca il suo grido dโaiuto ma lo ascolta. Che colpa ha questโuomo se รจ, per natura umana, fragile, sedotto e caduto vittima del male? Che questo nemico abbia il nome di solitudine, malattia, individualismo, guerra, diverso tra gli altri perchรฉ diverso รจ il colore della pelle non importa, resta una persecuzione che va allontanata.
Allora Gesรน soffre con questโuomo, sente la sua umana e logorante sofferenza e lo libera. Anche il piรน disperato di questa terra, il piรน colpevole, il piรน perseguitato ha il diritto di gustare lโaccoglienza, il perdono, la vicinanza di una mano amica. Perchรฉ poi รจ proprio lโultimo degli ultimi che viene chiamato a portare ad altri il bene ricevuto: โVaโ, annunzia ciรฒ che il Signore ti ha fattoโ.
Gesรน non crea un muro ma guarda la sofferenza negli occhi: quante volte ci capita di aggirare gli ostacoli o metterli a tacere per paura di affrontarli? Chi sono per noi gli immigrati, gli anziani soli nelle case, i poveri? Presenze scomode da occultare o fare finta che non esistano, o fratelli da ascoltare e accompagnare?
Mettiamoci in moto, lasciamoci toccare dalla sofferenza di chi ci passa accanto, proprio come Lui ha avuto compassione di noi facendoci dono della misericordia.
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Ilaria De Lillo
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato secondo il metodo della spiritualitร ignaziana, disponibile anche tramite la loro newsletter quotidiana.[/box]
Mc 5, 1-20
Dal Vangelo secondoย Marco
In quel tempo, Gesรน e i suoi discepoli giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Gerasรจni. Sceso dalla barca, subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro.
Costui aveva la sua dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con catene, perchรฉ piรน volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva spezzato le catene e spaccato i ceppi, e nessuno riusciva piรน a domarlo. Continuamente, notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.
Visto Gesรน da lontano, accorse, gli si gettรฒ ai piedi e, urlando a gran voce, disse: ยซChe vuoi da me, Gesรน, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!ยป. Gli diceva infatti: ยซEsci, spirito impuro, da quest’uomo!ยป. E gli domandรฒ: ยซQual รจ il tuo nome?ยป. ยซIl mio nome รจ Legione – gli rispose – perchรฉ siamo in moltiยป. E lo scongiurava con insistenza perchรฉ non li cacciasse fuori dal paese.
C’era lร , sul monte, una numerosa mandria di porci al pascolo. E lo scongiurarono: ยซMandaci da quei porci, perchรฉ entriamo in essiยป. Glielo permise. E gli spiriti impuri, dopo essere usciti, entrarono nei porci e la mandria si precipitรฒ giรน dalla rupe nel mare; erano circa duemila e affogarono nel mare.
I loro mandriani allora fuggirono, portarono la notizia nella cittร e nelle campagne e la gente venne a vedere che cosa fosse accaduto. Giunsero da Gesรน, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto, spiegarono loro che cosa era accaduto all’indemoniato e il fatto dei porci. Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.
Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo supplicava di poter restare con lui. Non glielo permise, ma gli disse: ยซVa’ nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro ciรฒ che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per teยป. Egli se ne andรฒ e si mise a proclamare per la Decร poli quello che Gesรน aveva fatto per lui e tutti erano meravigliati.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
