Gesรน dice: ยซIo sono il pane della vita; chi viene a me non avrร fame e chi crede in me non avrร sete, mai!ยป
Queste parole ci colpiscono profondamente.
Eppure, se siamo onesti, dobbiamo riconoscere che anche dopo essere andati da Gesรน, sentiamo ancora fame. Continuiamo ad avere fame di pane, quello quotidiano, materiale: cerchiamo sicurezza, conforto, sostegno. Ma continuiamo anche ad avere fame spirituale: desideriamo amore, pace, senso, presenza.
Allora ci chiediamo: ma Gesรน ha mantenuto la sua promessa? Non aveva detto che non avremmo avuto piรน fame?
La chiave sta nel comprendere in che senso Gesรน dice che chi va da lui non avrร piรน fame.
Gesรน non promette lโassenza di desiderio, ma la pienezza del desiderio. Non ci toglie la fame, ma la riempie con sรฉ stesso. La fame rimane, ma non รจ piรน disperata, non รจ piรน vuota. ร una fame abitata, direi. Una fame che non ci tormenta, ma ci attira a Lui. ร la fame del discepolo che ha trovato il suo Signore.
In fondo, il mistero dellโEucaristia ci insegna proprio questo: mangiamo il Pane della Vita, ma ogni volta poi ritorniamo nuovamente a riceverla. Non perchรฉ quel pane non sazia, ma perchรฉ ci unisce sempre piรน profondamente a colui che รจ la nostra vita.
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