HomeVangelo del Giornofra Stefano M. Bordignon - Commento al Vangelo del 30 Gennaio 2024

fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 30 Gennaio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mc 5, 21-43

Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme. Quando Gesù giunge alla casa di Giaro, dove la figlia giace morta su un lettino Gesù chiede alle persone di non piangere, e di comprendere che la bambina non è realmente morta ma sta dormendo.

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Ma insomma, la bambina era viva o era morta? Gesù dice che dorme per farci capire che era morta, ma allo stesso tempo viva. Il sonno è quel momento in cui il corpo si ferma, e resta immobile, inerme, ma l’anima resta viva, continua a sognare, continua ad esistere.

E Gesù ci spiega che la morte è simile al sonno. Ed è normale piangere per la morte di una persona cara, anche Gesù pianse per la morte dell’amico Lazzaro, è normale, non dobbiamo sentirci in colpa, anzi ringraziamo Dio quando riusciamo a dare sfogo al dolore attraverso il pianto, perché tenere tutto dentro è peggio, fa male.

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Però Gesù vuole consolarci, e dirci che la nostra vita va otre la morte, non si ferma con la morte. E questa è una grande consolazione per non sprofondare nel lutto, perché chi riceve il dono di vivere a lungo deve anche portare il peso di vedere tante persone care che salgono in cielo prima di lui, ma il nostro vivere non è un cammino verso il buio, in cui dobbiamo dire addio a tutte le persone amate.

È invece un cammino verso la luce, nell’attesa di risvegliarci dal sonno alla presenza di tutte le persone che già hanno raggiunto quella luce.

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