fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 28 Aprile 2023

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A volte ci poniamo tante domande sulla vita eterna perché il Vangelo ci lascia sempre un po’ nell’incertezza, e così ci chiediamo se veramente saremo salvati o no. E ce lo chiediamo anche quando pensiamo a qualche persona cara che ci ha lasciato, e cerchiamo rassicurazioni sperando che qualcuno ci dica di stare tranquilli che di sicuro sono stati salvati. Ma quando si parla di cose spirituali è sempre un po’ difficile avere delle certezze, per questa ragione i Sacramenti che la Chiesa ci dona hanno sempre qualcosa in più, sono infatti doni spirituali, però sono sempre accompagnati da qualche segno tangibile, e certo.

Per esempio, se ricevi l’assoluzione non è qualcosa che ti sei immaginato tu, ma è una cosa sicura perché un sacerdote davanti a te ti ha detto: io ti assolvo dai tuoi peccati. Nel Battesimo c’è il segno dell’acqua, accompagnata dalle parole del sacerdote che dice: io ti battezzo nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito santo.

Ma l‘Eucarestia è il sacramento per eccellenza, perché lì è presente Gesù Cristo con il suo corpo e con il suo sangue. E questa è la promessa più grande e più sicura che Gesù ci abbia lasciato: Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.

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Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano