fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 14 Giugno 2023

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✝️ Commento al brano del Vangelo di:  ✝ Mt 5,17-19

Alcune persone fanno difficoltà ad accettare la Bibbia perché nell’Antico testamento sono contenute troppe tragedie, ci sono troppi precetti che nessuno è in grado di osservare, ma soprattutto troppi insegnamenti di cui non si riesce a comprendere il significato. Alcuni insegnamenti riflettono la cultura di 3 o 4000 anni fa’ e non avrebbe più alcun significato cercare di osservarli al giorno d’oggi.

Ma cosa vuole Gesù da noi? Vuole che torniamo a vivere come nell’Antico Testamento? No, non è questo, e tuttavia ci chiede di conservare questi insegnamenti come parte di una rivelazione che ha trovato in lui il suo compimento. Potremmo pensare alla rivelazione biblica come al percorso della crescita umana. Un uomo non può rimanere bambino per sempre, è necessario crescere.

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Così, ci sono cose del passato che vanno conservate perché ci hanno portato ad essere quello che siamo oggi, e tuttavia vanno anche superate perché non possiamo rimanere bambini. E se il Vangelo manifesta la parte più bella di noi che è l’amore totale per Dio e per gli uomini, ed è ciò a cui vogliamo tendere, l’antico testamento manifesta la parte più aggressiva del nostro carattere con l’istinto di difesa e di autoconservazione.

Ma solo chi impara a gestire la propria aggressività potrà essere una persona di pace. Quello che voglio dire è che c’è una gradualità nella crescita spirituale: solo se partiamo accettando la povertà della nostra condizione umana potremo fare il passo successivo che è l’elevazione spirituale.

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Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano