fra Mario e fra Marin Berišić – Commento al Vangelo del 13 Ottobre 2019

Vangelo di oggi ci fa vedere che l’esperienza della sofferenza mette insieme delle persone. Non esistono le differenze tra coloro che soffrono, sono sullo stesso piano, sono ugali. E quest’esperienza della sofferenza, malattia o del dolore che spesso ci apre a Dio perché abbiamo bisogno. Sentiamo la mancanza della comprensione e del sostegno.
“Gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!”

Gesù non ha pensato molto, subito ha ascoltato il grido della loro preghiera. Credo che loro dieci possano essere di esempio a noi, cioè di non avere paura di supplicare, di gridare, di non perdere la fiducia mentre viviamo dei momenti di sofferenza, perché c’è sempre Qualcuno che ci ascolta, che ci ama, al Quale ogni persona sta al cuore!
Per una vera guarigione bisogna fare del cammino, ci vuole del tempo e continuo fidarsi alla parola di Gesù: “Andate a presentarvi ai sacerdoti. E mentre andavano, furono purificati”

Sono stati guariti tutti, ma uno solo vedendosi, torna a ringraziare a Gesù, prostrandosi ai suoi piedi e riconoscendolo come il suo salvatore. È lui che cambia la scena con il suo ringraziamento che gli porta la salvezza. Infatti ringraziare ci porta alla fede e alla salvezza perché ringraziare è riconoscere l’azione di Dio nella nostra vita, non bisogna solo pensare alle grandi azioni, ma anche ai doni di ogni giorno, a quello che conta!
“Alzati e va; la tua fede ti ha salvato.”

Fra Marin Berišić

VERSIONE CROATA

Današnje evanđelje pokazuje nam da iskustvo patnje okuplja ljude. Nema razlike između onih koji pate, oni su na istoj razini, jednaki su. A to iskustvo patnje, bolesti ili boli koje nas često otvara Bogu, upravo jer smo u potrebi. Osjećamo nedostatak razumijevanja i podrške.

“Eto mu u susret deset gubavaca. Zaustave se podaleko i zavape: Isuse, Učitelju, smiluj nam se”
Isus nije mnogo razmišljao, odmah je čuo krik njihove molitve i pokazao smilovanje. Vjerujem da nam ova desetorica mogu dati primjer, to jest da se ne bojimo moliti, vapiti, ne gubiti vjeru dok živimo u trenucima patnje, jer uvijek postoji Netko tko nas sluša, tko nas voli, Komu je svaka osoba u srcu!

Za istinsko ozdravljenje potrebno je preći put, potrebno je vrijeme i neprekidno pouzdanje u Isusove riječi: “Idite, pokažite se svećenicima! I dok su išli, očistiše se”
Svi su izliječeni, ali samo onaj koji je to vidio, vraća se zahvaliti Isusu, prostrijelivši se pred nogama i prepoznajući ga kao svog spasitelja. Upravo on mijenja scenu svojom zahvalnošću koja mu donosi spas. Zapravo, zahvaljivanje nas vodi u vjeru i spasenje, jer zahvaljivanje je prepoznavanje Božjeg djelovanja u našem životu, ne moramo misliti samo na velika djelovanja, već i na svakodnevne darove, na sve ono što je vrijedno!
Ustani! Idi! Tvoja te vjera spasila!

Fra Marin Berišić

Commento a cura di fra Mario e fra Marin Berišić OFMCap

Letture della
XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C

Prima Lettura

Tornato Naamàn dall’uomo di Dio, confessò il Signore.

Dal secondo libro dei Re
2 Re 5,14-17

 
In quei giorni, Naamàn [, il comandante dell’esercito del re di Aram,] scese e si immerse nel Giordano sette volte, secondo la parola di Elisèo, uomo di Dio, e il suo corpo ridivenne come il corpo di un ragazzo; egli era purificato [dalla sua lebbra].
 
Tornò con tutto il seguito  da [Elisèo,] l’uomo di Dio; entrò e stette davanti a lui dicendo: «Ecco, ora so che non c’è Dio su tutta la terra se non in Israele. Adesso accetta un dono dal tuo servo». Quello disse: «Per la vita del Signore, alla cui presenza io sto, non lo prenderò». L’altro insisteva perché accettasse, ma egli rifiutò.
 
Allora Naamàn disse: «Se è no, sia permesso almeno al tuo servo di caricare qui tanta terra quanta ne porta una coppia di muli, perché il tuo servo non intende compiere più un olocausto o un sacrificio ad altri dèi, ma solo al Signore».

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 97 (98)
R. Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. R.
 
Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele. R.
 
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni! R.

Seconda Lettura

Se perseveriamo, con lui anche regneremo.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
2 Tm 2,8-13

 
Figlio mio, ricòrdati di Gesù Cristo, risorto dai morti, discendente di Davide, come io annuncio nel mio vangelo, per il quale soffro fino a portare le catene come un malfattore.
Ma la parola di Dio non è incatenata! Perciò io sopporto ogni cosa per quelli che Dio ha scelto, perché anch’essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna.
 
Questa parola è degna di fede:
Se moriamo con lui, con lui anche vivremo;
se perseveriamo, con lui anche regneremo;
se lo rinneghiamo, lui pure ci rinnegherà;
se siamo infedeli, lui rimane fedele,
perché non può rinnegare se stesso.

Parola di Dio

Vangelo

Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 17, 11-19

 
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samaria e la Galilea.
 
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».

Parola del Signore

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