fra Mario Berišić – Commento al Vangelo del 14 Settembre 2020

Oggi celebriamo la festa dell’Esaltazione della Santa Croce. Celebriamo il momento in cui Gesù ha accettato di andare alla croce, per mostrarci quanto ci ama e quanto vuole stare con noi anche nei nostri momenti più difficili. La croce è di per sé un oggetto che significa una maledizione, perché coloro che furono crocifissi sull’albero della croce erano o ladri o omicidi.

La croce era una maledizione per tutti, sia per quello che doveva essere appeso, sia per quello che stava guardando quella scena. Da quando il Figlio di Dio Gesù Cristo discese dal trono del cielo e si lasciò crocifiggere da noi sul suo nuovo trono dal quale, come dice il Vangelo di oggi, salverà tutti, la croce non è più una maledizione: “E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.”.

La croce senza Gesù è la croce senza significato, la croce con Gesù ha un senso. Ciascuna croce della nostra vita può essere una vera e propria maledizione, non solo per noi ma anche per chi ci è più vicino, se non vediamo con fede che Gesù è anche sulla nostra croce, con noi, nella nostra sofferenza. Senza accettare la nostra croce, non saremo mai in pace, ma anche se non guardiamo con fede alla croce accettata, non vedremo mai un significato nel nostro soffrire, perché non vedremo Gesù.

Quindi in ciascuna delle nostre croci, dobbiamo necessariamente vedere con gli occhi della fede Gesù. Attraverso la croce, Dio ci sta effettivamente dicendo: “Uomo, quanto sei prezioso ai miei occhi”. Il vangelo dice: “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.”. Rigettare la croce sarebbe rifiutare Gesù, perché Gesù sapeva che tutti avremmo avuto le nostre croci e che non avremmo potuto evitarle, così Gesù stesso accettò di essere sulla croce di ogni uomo e aprì così una nuova via di salvezza.

La stessa croce su cui siamo appesi insieme a Lui, è la via di salvezza.

Commento a cura di fra Mario Berišić OFMCap

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