fra Marin Berišić – Commento al Vangelo del 15 Gennaio 2020

Siamo abituati a lasciare in Chiesa tutto ciò che abbiamo vissuto o sentito, al momento le cose forse ci stupiscono, però non rimangono. Ma ciò che conta è avere quel stupore, quell’amore anche nella vita di ogni giorno, portare tutto ciò nella nostra realtà.

“In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei.”

Gesù va subito, è bello immaginarsi la scena, lui va a cercare, va a salvare. Vediamo anche ciò che lo spinge a guarire la suocera di Pietro, è la preghiera degli altri, il loro parlare di lei. Il cristiano non è uno che spiega il male del mondo al mondo, ma è colui che fa le preghiere di intercessioni, colui che mostra quell’amore che ha ricevuto, non mostrandolo solo in Chiesa, ma lo porta nella sua vita di ogni giorno. La preghiera ha un potere immenso, ha il potere di far alzare chi è steso!

“Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.” È Lui che si avvicina, è Lui che la solleva, è Lui che la prende per la mano, è Lui che le toglie la febbre. È Lui che salva la persona, poi la persona può servire, invece noi ci basiamo sulle nostre forze, pensiamo di salvarci da soli. Il Cristianesimo è lasciarsi salvare, lasciarsi amare. Il bisogno dell’altro, non è un salvarsi da soli, è un grande pericolo pensare questa cosa.

In fondo pensiamo di essere liberi se non abbiamo bisogno di nessuno. Questo ci porta al nulla! E di nuovo Gesù ce lo mostra: “si ritirò in un luogo deserto, e là pregava.” È sempre una relazione la preghiera, è sempre un dialogo, non monologo. È sempre vedere che non bastiamo a noi stessi. È sempre il punto di partenza e di arrivo!

“Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano:” Anche noi ti cerchiamo Signore, anche noi ti chiediamo la grazia di poter vivere la tua Parola nella nostra vita, nella nostra realtà!


Gesù guarì molti che erano afflitti da varie malattie.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 1, 29-39 In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni. Parola del Signore

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