Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 9 Marzo 2021

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SEMPRE

Eโ€™ lโ€™inaudito di Dio che irrompe in questa pagina del Vangelo.

SEMPRE

Cosiโ€™ Gesuโ€™ risponde a Pietro che gli chiede quante volte dobbiamo perdonareย  ( โ€œ fino a ย settanta volte sette!!! ).

Pietro sarร  rimasto basito, cosiโ€™ come lo resto io, lo restiamo noi, dinanzi questo โ€œ eccesso di Dio โ€œ.

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Questo perchรฉ รจ nella nostra natura umana mettere dei limiti ( โ€œ Quante volte dovroโ€™ perdonargliย  โ€œ? ).

Dio รจ invece senza limiti.

Cosiโ€™ come la parola perdono, che significa iper-dono, per-dono, dono moltiplicato allโ€™infinito.

Ma come e, soprattutto, quando potremo perdonare sempre?

Quando assumeremo lโ€™atteggiamento del re di cui ci parla la pagina evangelica: โ€œ la compassione โ€œ, termine, questโ€™ultimo, che sta ad indicare, come leggesi in un meraviglioso testo di Natale Benazzi, โ€œ il turbamento profondo che lโ€™altro produce in me, nel momento in cui vedo le sue sofferenze, ne sono commosso, mi chino su di lui nella necessitร  di alleviarle, perchรฉ sento di non poter fare altro che stare presso diย  lui โ€œ.

Solo la โ€œ compassione โ€œ puรฒ introdurci alla difficile strada, per noi uomini, del perdono, in quanto ci consente di fare i primi due passi a cioโ€™ necessari: 1) il comprendere che lโ€™altro รจ fragile e che, quindi, il suo errore, cosiโ€™ come il mio, nasce dalla sua natura; 2) il non cercare la vendetta.

Il terzo passo sarร  poi quasi divino: ringraziare chi ci ha fatto del male perchรฉ ci ha dato la possibilitร  di sperimentare il tradimento e di aver ad esso reagito in maniera evangelica.

Il perdono รจ il fondamento del cristianesimo.

Mi sovviene, a supporto di quanto dico, il meraviglioso testo di Matteo 6, 14-15, in cui il Signore, subito dopo aver donato ai discepoli la preghiera del Padre Nostro, sintesi di tutto il Vangelo, aggiunge, quasi a completamento della stessa, le seguenti parole : โ€œ Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerร  anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerร  le vostre colpe โ€œ.

Il perdono รจ quindi la misura del nostro essere cristiani.

Non trinceriamoci quindi dietro alla frase: โ€œ Eโ€™ impossibile perdonare sempre โ€œ.

Essa รจ diabolica perchรฉ ci fa deviare dalla nostra essenza di uomini perdonati da Dio e rigenerati nel Battesimo e che, per tale motivo, possono, con lโ€™aiuto dello Spirito Santo, imitare Gesuโ€™ ( โ€œ Non dovevi anche tu aver pietร  del tuo compagno, cosรฌ come io ho avuto pietร  di te? โ€œ ) e continuare a perdonare perchรฉ perdonati.

Rifiutare questa logica significa far โ€œ sdegnare โ€œ il Padre, cioรจ spingerlo a โ€œ non ritenerci piรน degni โ€œ dellโ€™infinito perdono che ci dona.

Guai a noi se cioโ€™ accadesse perchรฉ ci darร  โ€œ in mano agli aguzzini โ€œ fino a quando โ€œ non avremo restituito tutto il dovuto โ€œ.

Vuole intimorirci Cristo?

No, vuole convertirci alla gioia che nasce dal perdonare e dallโ€™essere perdonati.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

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