โ Che cosa sento dire di te?
Rendi conto della tua amministrazione โ.
Mi immagino Gesuโ, che, un giorno, si presenta dinanzi ad uno di noi e gli fa la stessa domanda che rinveniamo nel Vangelo.
Mi incontra e mi dice: โ Fabrizio, Antonio, Luisa, Marta, che sento dire di te? Come stai amministrando i beni che ti ho affidato? Rendi conto della tua amministrazione โ.
Dinanzi a questo interrogativo potremo rispondere in due differenti modi: o, sicuri di noi stessi, affermare, anche un poโ presuntuosamente, che stiamo amministrando correttamente i beni a noi affidati, o, piuโ probabilmente, non sapere come replicare perchรฉ consci che Cristo ha ragione.
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In questโultima ipotesi, saremmo cosiโ โ scaltri โ come lโamministratore disonesto a trovare una soluzione per โ salvarci โ?
E quale sarebbe questa soluzione?
Fare un ulteriore imbroglio, come il protagonista del testo?
Assolutamente no.
La soluzione รจ: convertirci.
Dio ci ha colto in flagrante.
Per โ salvarci โ possiamo solo riconoscere di non aver amministrato bene fino ad oggi ed iniziare, da subito, ad impegnarci di piuโ.
Cosiโ facendo Dio loderร โ la nostra scaltrezza โ nel cambiare.
Siamo โ figli della luce โ, abbiamo la possibilitร , una volta โ richiamati โ dal Padre, di mostrarci piuโ scaltri dei โ figli delle tenebre โ.
Non la sprechiamo.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.



