Questo brano, che si legge ogni anno il 31 Maggio, in occasione della chiusura del mese mariano, รจ denso di espressioni di gioia.
โ Andoโ in fretta, sussultรฒ nel suo grembo, fu colmata di Spirito Santo, beata โ.
Spero che un mese โ dietro Maria โ, recitando quotidianamente il Rosario, possa aver prodotto anche in noi questa gioia.
Quellโincedere delle โ Ave Maria โ, quel portare alla Madonna tutti i nostri pesi, le nostre angosce quotidiane, certamente ci avrร alleggerito, ci avrร ricordato che abbiamo una Madre con cui possiamo parlare, a cui possiamo affidare tutta la nostra esistenza.
Per affidarci ed affidare รจ perรฒ necessaria una dote importante: lโumiltร .
A questo guarda il Signore, come dice Maria nel Magnificat (โha guardato lโumiltร della sua servaโ).
E si, perchรฉ la recita del rosario, cosiโ come quella di ogni altra preghiera, resta sterile se non si รจ umili.
Umile รจ chi si riconosce piccolo, chi si riconosce bisognevole di affidarsi, chi rifugge da quella terribile tentazione di ritenersi autosufficiente, bastante a sรฉ stesso.
Umiltร รจ dire: Signore, sono fragile, da solo non ce la faccio, ma mi affido a te e alla Madre che mi hai dato, si compia in me la TUA Volontร .
Eโ quel SI, quello che solo lโumile puoโ pronunciare, che provoca quei โ sussulti di gioia โ che rendono piena la vita.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
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