โ Un giorno il povero morรฌ e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morรฌ anche il ricco e fu sepolto โ.
Cosa accomuna Lazzaro al โ ricco epulone โ?
Cioโ che accomuna tutti gli uomini: la morte.
Il grande Totรฒ, in una sua celebre poesia, paragona la morte ad una โ livella โ, che pone tutti gli uomini, ricchi e poveri, colti ed ignoranti, buoni e cattivi, allo stesso livello.
La morte equipara tutti e pone fine ad ogni tipo di differenza.
La morte รจ il passaggio tra le โ due vite โ.
Il modo di vivere la prima, quella terrena, determina come si vivrร quella futura.
Ed ecco allora il grande insegnamento della parabola del Vangelo di oggi, che deve farci riflettere tutti.
Il ricco sarร condannato e andrร allโinferno non perchรฉ รจ stato ricco in terra ma perchรฉ รจ stato โ indifferente โ al suo prossimo.
Questโuomo, dice il testo, โ ogni giorno โ si dava a lauti banchetti.
OGNI GIORNO.
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Eโ possibile che non si sia mai accorto di Lazzaro che stazionava perennemente fuori la sua porta?
Eโ possibile che non abbia mai sentito il desiderio di avvicinarlo, di dargli quantomeno โ il superfluo โ che cโera sulla sua tavola?
Si, รจ possibile.
Chi รจ cieco, chi รจ concentrato solo su se stesso sviluppa la piuโ grande patologia che ci sia: lโindifferenza, lโinsensibilitร allโaltro.
Ci viene quasi spontaneo condannare โ il ricco epulone โ, come altrettanto naturale ci viene di pensare di โ non assomigliargli neanche un poโ โ.
Pensiamo: noi non siamo ricchi, non ci diamo โ ogni giorno โ a โ lauti banchetti โ ma ci sudiamo il pane, siamo sempre di corsa per far quadrare i conti.
Non abbiamo nulla a che fare con il โ ricco epulone โ.
Questa รจ perรฒ una falsa convinzione perchรฉ si puoโ essere โ indifferenti โ anche se non si รจ ricchi.
Bisognerebbe invece chiedersi: nel mio indaffararmi quotidiano, cโรจ uno spazio per gli altri, il mio sguardo si posa sui โ tanti Lazzaro โ che incontro nel mio percorso?
Attenzione perchรฉ Lazzaro non รจ necessariamente un mendicante ma puoโ essere anche un figlio a cui non dedico tempo perchรฉ iper-impegnato nel lavoro, un marito/moglie con cui non parlo di cose serie e profonde da anni, che mi diventa sempre piuโ estraneo/a pur vivendo sotto lo stesso tetto, un padre/madre anziano/a a cui non dedico neppure due minuti giornalieri di telefonata o una visita settimanale.
Lโindifferenza รจ un virus che prende tutti, e che conduce a non intessere relazioni dโamore.
Lโindifferente non ama e, quindi, sceglie, consapevolmente, di condannarsi, sin da questa terra, allโinferno.
Lโapprodo in quel luogo di sofferenza nella vita futura sarร un epilogo naturale per come ha speso il tempo su questa terra.
Come si combatte il virus dellโindifferenza?
โ Hanno Mosรจ ed i profeti, ascoltino loro โ.
Ecco come si fa: ascoltando Cristo che ci parla attraverso la Scrittura.
Lโascolto profondo รจ generativo perchรฉ produce cambiamenti, spinge a rompere quella corazza dโindifferenza di cui ci siamo circondati e ci porta, a poco a poco, a โ vedere โ i โ tanti Lazzaro โ che ci sono vicini e che ci chiedono di โ sfamarsi โ con quello che โ cade dalla nostra tavola โ; ci chiedono cioรจ unโattenzione, un sorriso, un poโ di tempo da passare insieme.
In altre parole ci chiedono Amore.
Lโascolto della Parola di Dio conduce allโAmore e lโAmore che, etimologicamente รจ โ assenza di morte โ ( a-mors ), porta a โ vivere da vivi โ su questa terra e, poi, consequenzialmente, ad ottenere la Vita Eterna.
Cari fratelli esaminiamoci quindi con attenzione e aumentiamo sempre di piuโ il tempo dedicato allโascolto profondo della Parola: รจ lโunica arma che abbiamo per rompere i nostri muri di indifferenza e per vivere una vita piena sin da ora che, poi, sfocerร nella Vita Eterna.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
