โ๏ธย Commento al brano del Vangelo dellaย Messa del giorno:ย โย Gv 20,19-23
Eโ Pentecoste.
La festa delโฆ.โ grande dimenticato โ: lo Spirito Santo.
La seconda persona della Trinitร รจ spesso trascurata in quanto, mentre al Padre e al Figlio riusciamo ad associare qualcosa di corporeo, lo Spirito รจ qualcosa di immateriale, che non si riesce ad immaginare.
Parlare di Spirito, di vento, di soffio, sembra evanescente.
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Eppure lo Spirito Santo รจ il collante fra Padre e Figlio, รจ lโamore che unisce lโamante ( il Padre ) con lโamato ( il Figlio ).
Senza di Lui noi piccoli uomini mai potremmo metterci alla sequela di Cristo, mai potremmo dare testimonianza della nostra fede.
โ Ricevete lo Spirito Santo โ.
Ecco il testamento di Gesuโ, ecco cosa lascia ai suoi discepoli.
Cioโ dovrebbe farci riflettere sulla sua importanza.
Oggi siamo quindi chiamati a riscoprire questo Spirito.
Ma che cosโรจ realmente?
Eโ quellโamore che ci viene donato per consentirci di restare fedeli al Vangelo.
Capito cosโรจ lo Spirito, capiamo perchรฉ Cristo ce lo dona.
โ Come il Padre ha mandato me, cosiโ anchโio mando voi โ.
Ecco il motivo.
Ce lo dona affinchรฉ possiamo svolgere la nostra missione.
La sequela di Cristo, non nascondiamoci, รจ difficile.
Spesso, nei Vangeli, rinveniamo passi in cui Gesuโ ci avverte che saremo perseguitati come รจ stato perseguitato Lui.
Da soli non potremmo farcela, ci vuole Lui, lo Spirito, quellโamore cosiโ forte, quellโamore che ci fa restare saldi nel Signore nonostante le circostanze, quellโamore che ci consente di essere compresi, di parlare โ linguaggi nuovi โ che diventano comprensibili a tutti perchรฉ hanno, alla base, un qualcosa che รจ scritto nel DNA di ciascuno: lโamore.
Ecco perchรฉ chi รจ radicato in Cristo e lo testimonia รจ capito da tutti: perchรจ, come dice la prima lettura ( At, 2, 1-11 ), posiamo essere โ Parti, Medi, Elamรฌti, abitanti della Mesopotร mia, della Giudea e della Cappadรฒcia, del Ponto e dell’Asia, della Frรฌgia e della Panfรฌlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirรจne, Romani, Giudei, Cretesi e Arabi โ ma tutti riconosciamo la โ grammatica comune โ dellโessere umano: lโamore.
Torniamo ad invocare lo Spirito.
Dio ce lo donerร certamente e saremo testimoni credibili del Vangelo.
Buona Domenica e buona riflessione a tutti.