Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 23 Giugno 2023

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✝️ Commento al brano del Vangelo di:  ✝ Mt 6,19-23

Accumulare.

E’ un verbo che piace a tanti, che spendono l’intera loro esistenza per ammassare quanti piu’ beni materiali possibili senza rendersi conto che, in un momento, quel “ cumulo “, da cui deriva il termine, viene giù perché….la vita terrena finisce.

Il concetto è spiegato mirabilmente in una parabola del Vangelo, quella del “ ricco stolto “ ( Lc 12, 16-20 ), ove si parla di quest’uomo che,  “ ammassati beni per molti anni “, decide di smettere di lavorare, di iniziare a riposarsi, di darsi al bere, al mangiare e al divertimento.

Il testo dice che Dio disse a quell’uomo: “ STOLTO, questa notte stessa l’anima tua ti sarà ridomandata; e quello che hai preparato, di chi sarà? “.

Piu’ chiaro di cosi’!!!

Non comprendo, onestamente, come non si capisca la vacuità di questo accumulo di beni materiali quando è talmente palese che questi vanno, in ogni caso, lasciati.

E allora il testo di oggi invita a fare un cambio di prospettiva, a non rinunciare all’accumulo ma a modificarne l’oggetto: non piu’ “ tesori terreni “ bensi’ “ tesori celesti “.

E come si accumulano questi ultimi?

Con gesti di carità, di fraternità, di accoglienza.

E’ un modo diverso di “ spendere il tempo “ che ci è concesso vivere.

Se è infatti vero che per accumulare “ tesori materiali “ bisogna impegnarsi, spendendo, a tal fine, tutto il proprio tempo, è altrettanto vero che lo stesso è richiesto anche per accumulare “ tesori celesti “.

Per assistere un anziano, per aiutare un figlio difficile, per mettere a disposizione i propri talenti per fratelli che non possono ricompensarti in denaro, è necessario spendere il proprio tempo.

La grande differenza è nel valore di cio’ che si è accumulato.

Nel primo caso beni che “ saranno consumati da tarma e ruggine “ e che diventeranno mira di ladri, nel secondo beni non alterabili e non rubabili da nessuno, che riempiono l’esistenza, facendola gioiosa, e che preparano all’incontro con Dio.

La scelta su quali beni puntare ad accumulare la detta il cuore ( “ Dov’è il tuo tesoro là sarà anche il tuo cuore “ ).

Se è luminoso, pulito, chiaro, ti indirizza ai beni eterni.

Diversamente, se è incrostato, chiuso, ti spinge verso i beni terreni.

Chiediamoci quindi oggi: a cosa aspira il mio cuore?

Buona giornata e buona riflessione a tutti.