Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 22 Novembre 2020

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โ€œ Ed egli separerร  gli uni dagli altri โ€œ

Separare.

Eโ€™ questo il compito di Dio.

Non dobbiamo stupirci, Cristo ce lo ha detto chiaramente nei vangeli ove leggesi: โ€œ Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa โ€œ ( Mt 10, 34-36 ). ย 

Separare, quindi: รจ questo che ci viene chiesto per ricevere la โ€œ vita eterna โ€œ.

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Separare significaโ€œ scegliere โ€œ ed essere fedeli alla propria scelta.

Lo stesso termine โ€œ discernimento โ€œ, tanto in voga, significa, letteralmente, โ€œ scegliere separando โ€œ.

Chi, pertanto, fa discernimento, chiede a Dio, tramite la preghiera, di essere aiutato nella sua opera di separazione, affinchรฉ sappia scegliere cioโ€™ che fa bene alla sua vita.

Siamo quindi chiamati a scegliere.

Cosa?

Il โ€œ come โ€œ vivere lโ€™unica vita che ci รจ stata donata.

Abbiamo due alternative: Cristo o il suo nemico, il Diavolo, il peccato.

Chi opta per Cristo decide, con tutti i suoi limiti di creatura, in primo luogo di aver fiducia in lui, riconoscendolo come suo Salvatore e Redentore, e, poi, di conoscerlo in profonditร , in modo da poter avere una relazione con lui.

Questa conoscenza intima genera amore e fa assumere il โ€œ come โ€œ di Cristo, spinge ad agire come lui.

A chi propende per Gesuโ€™ verranno pertanto spontanee le opere di misericordia citate nel brano evangelico, perchรฉ il malato, lโ€™affamato, il carcerato, lโ€™assetato, il forestiero, saranno per questโ€™uomo, naturalmente, suoi fratelli, a cui donare, con gioia, una parte di se stesso, sia di carattere materiale che spirituale.

Lโ€™uomo immerso nella logica di amore che nasce dalla relazione con il Salvatore sa che in ogni persona bisognosa cโ€™รจ Cristo sofferente e, pertanto, gli viene spontaneo occuparsi di lei.

Lo fa con una โ€œ naturalezza โ€œ tale che, quando Dio, alla fine dei tempi, glielo ricorderร , dirร , quasi stupito: โ€œ Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? โ€œ

Al contrario, chi propende per il demonio, per il peccato, assumerร  il โ€œ come โ€œ di satana, il quale รจ il vero โ€œ re โ€œ della divisione, tanto รจ vero che lโ€™etimologia della parola รจ โ€œ dia ( attraverso ) + ballo ย ( lancio ) โ€œ, cioรจ โ€œ divido โ€œ in quanto chi โ€œ lancia per attraversare qualcosa โ€œ la divide.

Da cosa divide satana?

Da cosa allontana?

Il tentatore separa lโ€™uomo dal Creatore, dalla sua vera immagine, in lui impressa dalla bontร  divina.

E lโ€™uomo separato da Dio รจ impotente, viene travolto dalla forza del peccato e finisce per perdersi, per concentrarsi solo su se stesso e per non accorgersi di Cristo che gli passa accanto negli ammalati, negli assetati, nei carcerati, nei malati, nei forestieri.

Ecco perchรฉ, alla fine dei tempi, dirร : โ€œ Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? โ€œ; il peccato lo avrร  cosiโ€™ accecato da non essersi mai accorto di Cristo che passava nella sua vita.

Ci viene quindi chiesto oggi di scegliere e Dio ci mostra anche quali saranno le conseguenze del nostro agire ( โ€œ vita eterna โ€œ o โ€œ supplizio eterno โ€œ ).

Sia ben chiaro, perรฒ: le conseguenze derivano dalle nostre scelte e non dallโ€™ โ€œ inflessibilitร  diย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย  Dio โ€œ il quale, al contrario, rispetterร  le nostre decisioni e non ci darร  nientโ€™altro che quello che abbiamo scelto.

Siamo liberi.

A noi lโ€™utilizzo di questo grande dono.

Buona Domenica e buona riflessione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

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