Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 20 Gennaio 2023

901

“ In quel tempo Gesu’ sali’ sul monte, chiamo’ a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui “.

E’ molto importante capire che la nostra fede parte da una chiamata di Cristo.

La chiamata presuppone l’iniziativa di un’altra persona.

Significa, pertanto, che non siamo noi a scegliere di seguire Dio ma è Lui che ci chiama, che ha un invito per ciascuno di noi.

Il proprio personale invito si chiama “ vocazione “.

La vocazione, pertanto, non è una scelta ma una “ risposta ad una chiamata “.

Il nostro compito sta nel cercare di capire qual è la nostra chiamata in quanto, mentre gli apostoli furono “ fortunati “ perché chiamati direttamente da Cristo, noi dobbiamo scoprire la nostra chiamata attraverso vari strumenti che sono, in particolare, la Parola di Dio, i sacramenti, i nostri desideri, la nostra volontà.

Se desideriamo qualcosa, ci impegniamo per realizzarla ed essa è conforme ai comandamenti, cioè è ordinata al bene, è certamente la nostra chiamata.

Dinanzi ad essa si puo’ rispondere di SI o di NO.

Questa è la libertà, questa è la “ bellezza del Vangelo “.

Il testo ci dice che gli apostoli, chiamati da Cristo, “ andarono da Lui “.

E noi, che facciamo dinanzi alla chiamata?

Andiamo o preferiamo rifiutare?

Siamo liberi, non lo dimentichiamo.

La scelta di aderire o meno alla chiamata è, però, ricordiamocelo sempre, una scelta sulla felicità.

Se ci fidiamo di Dio dobbiamo essere certi che quello a cui ci chiama è per la nostra felicità.

E allora….buttiamoci e, come gli apostoli, “ andiamo da Lui “, stiamo con Lui per poi predicare nel suo nome mostrando a tutti la gioia della fede.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.

Foto: mia.